Scuola e genitori

 

di Antonio Barbagallo Liceo scientifico e delle Scienze Umane O.M. Corbino Siracusa

Quante volte sarà capitato di avere il compagno del cuore con cui percorrere la strada che porta da scuola fino a casa … oppure decidere di incontrarsi nel punto di ritrovo più vicino per discutere dell’andazzo della giornata scolastica appena trascorsa? Quello che a noi sembra la normalità da oggi è vietato. Fino all’età di 14 anni, gli alunni non potranno essere lasciati andar via se non dopo che la/il Prof. abbia riconosciuto i volti degli adulti che sono autorizzati a prelevare gli studenti. Infatti, anche nel nostro territorio molti Dirigenti hanno comunicato attraverso una circolare che spiega che “nel codice penale è specificato che per i minori di 14 anni è prevista una presunzione assoluta di incapacità” e difatti “chiunque abbandona una persona minore di 14 anni della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con il carcere da sei mesi a cinque anni”. Se un professore licenzia un alunno senza consegnarlo ai genitori o almeno a “chi ne fa le veci”, l’insegnante può andare incontro ad una denuncia per mancato controllo; mentre se un genitore lascia che il figlio, dopo aver finito i corsi, faccia il tragitto verso casa da solo, rischia una denuncia per abbandono di minore. A Solarino la Dirigente di un istituto Comprensivo ha stabilito il divieto di uscita autonoma ai minori 8 anni. Ovviamente non si sono fatte attendere le proteste dei genitori. Queste le parole di un padre, raccolte davanti ad un istituto: “Una follia, ci sono ragazzini che magari devono fare poche centinaia di metri per tornare a casa e invece alle 14 dobbiamo venire per farli uscire, altrimenti la preside chiama la polizia”. Ho raccolto il parere di molti ragazzi della mia scuola che non condividono tali scelte, e affermano di sentirsi come ingabbiati e propongono invece, come via alternativa un maggiore controllo davanti alle scuole sia all’ingresso che al suono della campanella d’uscita, da parte anche di volontari, che potrebbero tutelare i giovani, senza che questi si sentano controllati o privati di una seppur minima libertà, qual è quella di recarsi a scuola autonomamente. Secondo la statistica, in Italia solo il 30% degli adolescenti torna a casa autonomamente, mentre nel resto dell’Europa si arriva al 90%… segno di una maggiore fiducia nei giovani e nella sicurezza degli ambienti in cui crescono. In Italia, invece regna ancora la paura, segno che qualcosa nella società deve cambiare.