Scuole sicure, i fondi ci sono. E ora?

Ilaria Artale e Roberta Santo

Liceo Scientifico e delle Scienze Umane O.M. Corbino Siracusa

È sempre più gravosa la situazione delle strutture scolastiche siracusane e anche il nostro liceo, durante i giorni di maltempo, ha subito alcuni danni come il crollo del cornicione interno al cortile; fortunatamente la scuola ha prontamente provveduto alla sua rimozione, rendendo così nuovamente agibili gli spazi. Si tratta di una situazione che persiste da anni e che è stata segnalata, lo scorso anno, anche dal presidente della Commissione “Bilancio e Programmazione Vincenzo Vinciullo. Non di meno la presidente territoriale dell’Associazione Nazionale Presidi Pinella Giuffrida ha formalmente richiesto la predisposizione di un piano volto alla ristrutturazione e alla valorizzazione degli immobili destinati all’istruzione con maggiore attenzione per tutti i palazzi di studio presenti nel territorio siracusano. La stessa “Rete degli Studenti Medi” ha cercato di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle criticità in essere attraverso diverse manifestazioni, come ad esempio l’ultima mobilitazione del 13 ottobre durante la quale i giovani hanno denunciato a gran voce non solo lo sfruttamento legato all’alternanza scuola-lavoro in alcuni ordini di scuole, bensì anche i mancati interventi e le pessime condizioni in cui versano gli istituti scolastici. Il nostro liceo, sebbene per molti aspetti migliore di tanti altri, presenta anch’esso alcune criticità alle quali non si è riusciti a far fronte nonostante, gli interventi strutturali effettuati nel tempo. Così, ogni volta che c’è una forte pioggia, l’acqua entra nell’edificio dagli infissi per un banalissimo difetto di costruzione che non consente un corretto deflusso laddove una, riteniamo facile, correzione potrebbe risolvere il problema; dovrebbero essere invece state definitivamente risolte le infiltrazioni dal tetto ben più pericolose. Il governo ha in realtà varato un programma di messa in sicurezza e di messa a norma per tutte le scuole ed è previsto che alla Sicilia vada un terzo dei fondi ripartiti dal Ministero dell’Istruzione nel capitolo #scuolesicure. Ciò nonostante, il Comune di Siracusa è a caccia di fondi per l’edilizia scolastica; a tale scopo l’assessore comunale Roberta Boscarino si è recata a Palermo per discutere alcuni aspetti del bando relativo “all’assegnazione di contributi regionali per l’esecuzione di indagini e verifiche tecniche finalizzate alla valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici”. Si spera che tali trattative vadano a buon fine. È difatti davvero intollerabile ed increscioso che i genitori, mandando a scuola i propri figli, debbano temere per la loro incolumità poiché la scuola dovrebbe essere un luogo sicuro ed accogliente per gli studenti i quali dovrebbero poter usufruire appieno dei propri diritti e sfruttare interamente le risorse presenti in essa per poter studiare serenamente.

Intervista a Salvo Carnevale

di Alessandro Zirone Liceo Scientifico e delle Scienze Umane O.M. Corbino Siracusa

A giudizio di Salvo Carnevale, segretario provinciale della federazione degli edili della CGIL, la costruzione ex novo e la ristrutturazione delle scuole contribuirebbe nel suo piccolo a far tornale ai livelli precedenti l’economia edile, settore profondamente in crisi: in 10 anni i lavoratori edili della provincia di Siracusa sono passati da 11.000 a 4.500 nel 2017 e la Sicilia è la regione italiana che risente di più della disoccupazione in questo campo. Interventi di questo tipo, che sono tra i progetti solo in minima parte realizzati nella nostra città, se fossero portati a compimento, permetterebbero non solo di mettere in sicurezza le scuole ma anche di riaffermare questo comparto lavorativo. Il progetto di livello nazionale a cui si sta lavorando in questo periodo è “scuole sicure”: per partecipare al bando ogni scuola deve proporre il proprio progetto che sarà poi accolto o meno dal MIUR che ha assegnato alla Sicilia 115 mln di euro di cui ancora solo 3040 sono stati utilizzati. Gli istituti che a Siracusa partecipano all’iniziativa sono 43, ma la metà di essi deve ancora ottenere l’approvazione del proprio progetto che forse non risponde a tutti i requisiti necessari. Il costo totale previsto è di oltre 10 milioni di euro. La via suggerita da Carnevale è quella di procedere con una verifica oggettiva delle carenze strutturali degli edifici, dotando ciascuno di una sorta di carta d’identità “edile”, che consenta una distribuzione più equa dei fondi a partire dalle scuole che meno garantiscono la sicurezza ai propri studenti. Siracusa fa parte di quel 68% del territorio italiano ad altissimo rischio sismico e necessita quindi di edifici sicuri, in grado di resistere alle scosse. È da qui che occorre partire.