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Gara di dimensioni tra Trump e Kim. Si apre canale di dialogo sulle Olimpiadi tra le due Coree

di Mattia Gabella

KIM ATTACCA DURANTE IL DISCORSO DI CAPODANNO, TRUMP RISPONDE:” IL MIO BOTTONE E’ PIU’ GRANDE E FUNZIONA”

 

Nella notte di capodanno, durante il tradizionale discorso alla nazione, Kim Jong-Un ha rinnovato il duello verbale che da tempo sta infiammando gli animi dell’opinione pubblica di tutto il mondo, sostenendo di avere il pulsante nucleare sempre pronto sulla sua scrivania e invitando gli USA a stare fuori dagli affari riguardanti il suo paese. La risposta di Trump non si è fatta attendere ed ha assunto caratteri grotteschi quando, tramite un solito tweet, il presidente americano ha esclamato di avere un pulsante più grande, potente e meglio funzionante, mettendo in dubbio, come ha già fatto in precedenza, le reali potenzialità belliche nord coreane.

Dopo che i test balistici dei giorni scorsi hanno provato come i missili nord coreani possano colpire senza problemi le città della west coast, la strategia Nord Coreana, che mira a scacciare l’onnipresente gigante americano dalla propria sfera di influenza, sembra ormai completa. La frustrazione della quasi totale impotenza degli Stati Uniti davanti ai successi militari Nord Coreani si riversa nelle frasi scritte da Trump su Twitter, che già da tempo hanno superato la soglia del ridicolo. “Qualcuno tra il suo impoverito ed affamato regime vorrebbe informare per favore (Kim) che anche io ho un Bottone Nucleare, ma il mio è molto più grande e più potente del suo e il mio bottone funziona”, questo l’ultimo “cinguettio” del presidente americano che nonostante l’incapacità di mettere fine alle pressioni coreane non sembra aver perso il sostegno iniziale dei suoi elettori.

LO SPORT POTREBBE APRIRE UNO SPIRAGLIO DI PACE, MOON PRONTO AD ACCETTARE LA PARTECIPAZIONE DI ATLETI NORD COREANI ALLE OLIMPIADI INVERNALI CHE SI TERRANNO IN COREA DEL SUD. A BREVE VERTICE TRA GLI ESPONENTI DELLE DUE COREE

 Ora che l’obbiettivo di Kim, ovvero tenere i propri interessi nazionali lontano dalla lunga mano dello zio Sam, è stato praticamente raggiunto, il leader ha dato sentore di volersi sedere al tavolo delle trattative con i sudcoreani e sembra che, ancora una volta, i primi ambasciatori di pace siano gli sportivi. Moon, presidente della Corea del Sud, si è detto disposto ad accettare una delegazione nord coreana alle olimpiadi invernali che si terranno a PyeongChang, importante città situata nel sud del paese. Il 9 gennaio, salvo colpi di scena, si terranno i colloqui tra gli alti vertici dei due paesi per discutere della questione.

Ryom Tae Ok & Kim Ju Sik, questi i nomi dei due pattinatori che probabilmente saranno gli unici membri della delegazione nordcoreana alle olimpiadi invernali. Non una grande rappresentanza ma comunque un passo avanti verso la distensione dei rapporti tra le due nazioni a pochi giorni da un altro incontro sportivo che ha visto coinvolti i due paesi della penisola: un’amichevole di calcio fra le squadre giovanili tenutasi in Giappone (e finita con la vittoria di misura della Corea del Sud grazie all’autogol di un difensore nordcoreano). La speranza che ormai, messi in fuori gioco gli USA, si sia aperta la strada del dialogo tra i due paesi è forte, confidando che nessuna delle potenze segni un’autorete nella strada verso la risoluzione pacifica della questione.