Mostra Picasso

Picasso a metà tra cubismo e classicismo, diviso tra arlecchini, ballerine e nature morte; a cento anni di distanza il maestro spagnolo si conferma più attuale che mai nella mostra delle Scuderie del Quirinale. Arriva a Roma “Picasso: tra cubismo e classicismo”, un’esposizione di oltre 100 opere raccolte dal 1915 al 1925, che attraversano generi artistici apparentemente diversi, sfidando il passare del tempo. Dal 22 settembre al 21 gennaio 2018 è possibile visitare l’esposizione, realizzata nel centenario della sua prima visita in Italia: un’esperienza destinata a segnare il Picasso uomo ed artista. Possiamo infatti notare come gli affreschi di Pompei ed Ercolano incidano in modo decisivo sulla sua evoluzione, nelle forme monumentali, nei colori quasi monocromatici e nelle tematiche classiciste. L’influenza di diverse scelte stilistiche, inoltre, portano alla sperimentazione di tematiche e stili differenti: dal gioco di superfici al realismo stilizzato, dalla natura morta al ritratto classico. Accanto ai dipinti del periodo cubista, che lo resero celebre in tutto il mondo, nel primo piano della mostra compaiono figure enigmatiche, che rimandano ad un mondo antico ma attuale, come “Il suonatore del flauto” di Pan. Figura ricorrente è quella di Olga Khoklova, ballerina russa conosciuta a Roma nel mezzo della preparazione del Ballets Russes di Diaghilev, raffigurata in diversi stati d’animo. I temi dell’arlecchino e delle maschere, si arricchiscono così di dipinti sul ballo, sulla danza, dal forte valore simbolico ed emotivo. Il secondo piano invece è caratterizzato da costumi di scena, una sala interattiva -multimediale in cui viene proiettato un estratto del balletto russo, e diverse lettere tra Picasso e Igor Stravinskij: importante compositore del periodo. Particolarmente coinvolgente ritengo sia il ritratto del “Saltimbanco”, che appare al tempo stesso disinvolto e assorto dai suoi pensieri. Picasso con poche ma decise linee, riesce a rendere unico lo sguardo struggente ed enigmatico del protagonista. Il colore rosso domina e caratterizza il dipinto, che contrasta con uno sfondo bianco, piatto e quasi bidimensionale.