DOPPIO OMICIDIO A ORTONA

«Come un bambino aspetto quel regalo atteso che la vita mi deve da tempo ormai… quel qualcosa chiamato serenità» questo è uno degli ultimi pensieri pubblicati su Facebook dalla vittima Letizia Primiterra. Francesco Marfisi il 13 aprile 2017 uccide a coltellate la moglie e la sua migliore amica, e poi tenta di fuggire in auto. Ma è stato fermato dai carabinieri. L’omicida non accettava la separazione dalla moglie, e imputava la responsabilità dell’addio della donna alla sua migliore amica. L’uomo ha ammesso il duplice delitto e ha spiegato le dinamiche dell’accaduto. Le due vittime sono la moglie Letizia Primiterra, 47 anni e la sua amica, Laura Pezzella, 33 anni, ma il figlio ha riferito che voleva uccidere anche altre persone, infatti l’uomo è stato fermato dai carabinieri mentre si stava recando a casa di un’altra donna. Secondo una prima ricostruzione, le due donne sono state accoltellate nelle prime ore del pomeriggio, la moglie sarebbe stata uccisa con 15 coltellate, nell’androne di casa di una conoscente dove si era appoggiata, per aspettare la separazione. Laura Pezzella invece è stata uccisa davanti ai figli minorenni nella sua abitazione subito dopo l’amica, dopo che l’uomo è entrato nel salotto sfondando la porta.
Le armi del delitto, dei coltelli con lame di 15 e 19 centimetri, sono stati recuperati nella vettura dell’uomo.  L’uomo 50enne ha avuto piccoli precedenti penali oltre 25 anni fa.

A quanto è emerso nella prima ricostruzione del delitto, sembra che accusasse la moglie di una storia con l’altra vittima, Laura Pezzella, ma che la cosa non fosse vera. Sulla scena del primo delitto era presente anche la figlia incinta della coppia, di 25 anni che avrebbe provato ad opporsi alla furia omicida del padre. La ragazza attaccata, che non ha riportato ferite, è stata comunque trasportata in ospedale per accertamenti.

Letizia Primiterra aveva paura del marito e aveva chiesto aiuto rivolgendosi a un servizio sul territorio per segnalare di essere vittima di maltrattamenti, un Centro antiviolenza di Ortona «Donn.è» al servizio delle vittime di abusi e violenze. Francesco Marfisi ha consolidato il suo progetto criminale il giorno prima dell’omicidio, in occasione del compleanno della moglie, quando le due donne, secondo la versione dell’uomo, lo deridevano dicendo di aver avuto un rapporto sessuale per festeggiare. Lo sostiene la Procura, che contesta al 50enne di Ortona (Chieti) anche l’aggravante della premeditazione nel duplice delitto ed ovviamente un’accusa da ergastolo.
Inoltre l’uomo era tornato a casa della seconda vittima e, davanti al marito e alla suocera di lei, faceva loro il segno di averle tagliato la gola. L’uomo è accusato anche del tentato omicidio di Chiara Tedesco, l’amica che aveva ospitato Letizia neIl’abitazione del delitto. Secondo il noto psichiatra prof. Filippo Maria Ferro l’uomo agì in preda ad un raptus irrefrenabile, tipico di una patologia di cui soffre ed ha sofferto anche in passato e che quindi in quel momento non era in grado di intendere e di volere ,il difensore di fiducia avvocato Rocco Giancristofaro ha presentato un’istanza di rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. L’udienza finale si terrà il 22 novembre.

Sara Ambrosi 4acpt, ITA Sereni Succursale