Addio al “corruttore di giovani menti”

Muore in California Charles Manson, uno dei più celebri serial-killer americani di tutti i tempi, il 19 novembre 2017.

Nato nel 1934, Manson viene principalmente ricordato per aver commissionato l’omicidio dell’attrice Sharon Tate nella notte tra l’8 ed il 9 agosto 1969.

Il movente della strage che vide tra le vittime anche tre suoi amici? Il rifiuto da parte di un produttore discografico di produrre suoi singoli, il quale era un vicino della giovane attrice. Nel 1971 viene condannato alla pena di morte che successivamente viene tramutata in nove ergastoli. Il criminale viene nel 2017 internato presso l’ospedale Bakersfield, in California, per via di una grave emorragia intestinale.

“Il regista Quentin Tarantino sta pensando di realizzare un film sulla sua vita e per la prima volta non avrà bisogno di ricorrere a truculente fantasie per la sceneggiatura: la realtà basterà da sola”

                                                                                                                       – La Stampa

Come afferma il giornale sopracitato, il decesso di Manson ha suscitato particolare interesse nel mondo dello spettacolo.

Anche in ambito musicale “L’icona del male assoluto” ha generato opinioni contrastanti, in particolar modo tra Marilyn Manson e Paul Stanley. “E’ patetico che qualcuno, la cui carriera non è mai realmente decollata, cerchi disperatamente di farsi pubblicità legando sé stesso alla notizia di una canaglia assassina morta”. Così posta il chitarrista del gruppo rock KISS, il quale si riferisce chiaramente al cantante Marilyn Manson.

Il frontman dell’omonima band precedentemente aveva postato una foto ritraente Charles Manson sulla finta copertina della rivista “life” sostituendo il titolo della testata con il nome “lie”ed allegando ad essa il link della sua cover di “Sick City”, canzone scritta da Charles Manson.

Jacqueline Lico, 4^C Liceo Democrito