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JUVENTUS PUNITA SEVERAMENTE A CAUSA DEI RAPPORTI CON I TIFOSI

Fonte Immagine: http://www.agentianonimi.com

Il presidente Andrea Agnelli, insieme a Francesco Calvo, Stefano Merulla e Alessandro Nicola  D’ Angelo, al fine di mantenere un buon rapporto con gli ultrà, agevolavano ed assecondavano i tifosi fornendo loro biglietti delle partite. Venne scoperto intorno a metà settembre 2016. I primi tre ebbero come sentenza un anno di inibizione con 20 mila euro d’ ammenda cadauno, D’Angelo patì tre mesi in più di inibizione e l’ associazione della Juventus dovette pagare la cifra di 300 mila euro. Dopo questa faccenda, la Juve sottolineò che la sentenza ha “escluso ogni ipotesi di legame con esponenti della criminalità organizzata“. Infatti, durante quel periodo, Agnelli si incontrò spesso con un esponente della ‘ndrangheta: Rocco Dominello. Quando il fatto venne alla luce, il presidente sostenne di non aver mai saputo che il presunto tifoso avesse legami con la mafia. Il capo della procura FIGC Giuseppe Pecoraro si pronuncia solo parzialmente soddisfatto dei risultati: dice di essere contento di essere riuscito a imputare tutti i responsabili del misfatto, ma per lui la condanna è stata troppo leggera, proponendo anche di aumentare l’inibizione a più di due anni. Per ottenere ciò, chiese di far valutare la questione da un’ altra corte la quale non fece altro che accertare i dati raccolti.

 

Andrea Garzena