Le fragole

Era prima mattina, il sole era ormai alto, il giallo canarino e l’azzurro plumbeo si mescolavano nel cielo come una macedonia di frutta estiva. Sentivo i sassolini dentro le mie sneakers rosse mentre mi avviavo verso il mercato.
Dopo aver varcato la porta che ho sempre solo immaginato, una miriade di profumi e sapori deliziavano i miei sensi. Il dolce delle caramelle colorate, l’aspro dei limoni e l’amaro del caffè mi allietavano le pesanti giornate di primavera.
Tra le baracche dietro ai banchi della verdura appena colta, visi di anziani stanchi che hanno lavorato fino a tarda notte, si rallegravano al mio passaggio creando una piccola fossetta sul loro viso marcato dal tempo. L’ultimo dei banchi, il meno visitato, che vendeva funghi rossicci e fragole succose, era di un anziano signore sempre adirato per il poco successo della sua merce.
Notavo ogni volta che passavo di lì , un bambino sui sette anni, che osservava le fragole, rosse quasi quanto i suoi capelli ricciuti. Con le dita pallide piene di lentiggini scure, indicava l’enorme quantità di frutta davanti a sè con uno sguardo innamorato.
Durante le pause del vecchio uomo, il piccolo sgattaiolava furtivamente dietro il bancone e rubava qualche scatola di fragole.
Circolavo lì davanti quasi sempre, ma un giorno decisi di uscire dal retro del mercato e così notai una piccola nicchia polverosa piena di contenitori di plastica trasparenti.
Il vecchio con il suo solito broncio, un giorno scoprì tutti i furti subiti. Non avevo mai visto una persona così furibonda e frustrata in vita mia.
Le sue sopracciglia folte si inarcarono, le rughe intorno agli occhi si inasprirono, le mani si riempirono di vene verdi e blu , il suo sguardo penetrava gli occhi curiosi della gente nel mercato. Con la coda dell’occhio intravidi il bambino correre verso il campo più vicino, intimorito dalla reazione del vecchio.
Nella fretta il piccolo ruzzolò in mezzo al prato soffice ancora inumidito da timide gocce di rugiada. Fu così che raccolse tante margherite quante erano le fragole che aveva sottratto al vecchio, ritornato alla nicchia, legò i fiori raccolti con un filo d’erba.
Il giorno seguente, si presentò al mercato che era ancora in piedi nonostante la pioggia acida e fitta. Particolarmente infastidito con il suo sguardo severo , il vecchio era seduto sulla sedia di tela sfilacciata davanti al suo banco.
Il bambino allora prese coraggio e consegnò il mazzetto di fiori un po’ sciupato dall’umidità con un minuscolo disegno stropicciato. Gli occhi scuri del vecchio si addolcirono improvvisamente, le sue braccia si spalancarono e accolsero il corpicino del bambino in un caldo abbraccio.
Con il trascorrere dei giorni, più tempo passavano insieme quei due, più si legavano, fino a che il vecchio prese una decisione.
Gli offrì un tetto e un cuore e passarono i migliori anni della loro vita assieme.

Marianna Gullo 1M