Cassini: l’indimenticabile missione nello spazio

La missione Cassini – Huygens è stata una missione robotica che è stata lanciata il 15 ottobre 1997 negli STATI UNITI. Questa consisteva nel lanciare una sonda nello spazio! Una piccola navicella spaziale senza equipaggio,  lanciata più precisamente verso gli anelli di Saturno con l’intento di poter studiare il pianeta in questione ed i suoi anelli. L’ Italia ha avuto una rilevante importanza nei riguardi della sonda, infatti questa prende il suo nome da un famoso astronomo italiano di fine Seicento, passato alla storia per il suo studio approfondito di  Saturno e dei suoi anelli: questi era Gian Domenico Cassini. L’ Italia inoltre ha contribuito anche economicamente, infatti ha investito il 10% del costo complessivo. La sonda,  oltre ad essere molto importante per tutte le informazioni che ci ha dato, è stata anche la prima ad entrare nell’orbita di Saturno, era il primo luglio del 2004: la sonda si è staccata dalla nave madre in direzione della principale Luna di Saturno, Titano; un anno dopo è scesa nell’atmosfera, raccogliendo incredibili dati,  immagini e rumori e dopo due ore di discesa, ha finalmente toccato il suolo. Ma cosa ha scoperto esattamente la sonda Cassini? Ha raccolto importanti informazioni che hanno poi permesso studi e scoperte: una delle più interessanti è quella di Encelado. Si tratta di una piccola Luna di Saturno,  con un diametro di circa cinquecento  chilometri sulla quale, anche se la temperatura della superficie è molto inferiore allo zero, si trova dell’acqua allo stato liquido e quindi questo apre la possibilità a probabili microscopiche forme di vita. Un’altra scoperta che si è  fatta grazie a Cassini è che gli anelli di Saturno non si sono formati assieme al pianeta ma in età più recente. La scoperta più sorprendente è stata fatta grazie al radar Cassini nell’agosto del 2017: infatti la sonda,  da ben mille e duecento chilometri di distanza,  è riuscita a scorgere su Titano dei fiumi e dei laghi ed è riuscita anche a misurare la profondità di uno di questi. La sonda ha concluso la sua missione con il suo “gran finale” il 15 settembre scorso dopo che, come era stato programmato dagli studiosi, una volta entrata nell’atmosfera di Saturno,  si è disintegrata.

Matteo Pierdonati  classe terza A