Un mondo dove…

Un mondo, dove la ricchezza è più importante della salute, un mondo dove pur di guadagnare l’uomo preferisce avvelenare il suo simile; per trarre profitto si è disposti a dare per buono quel che tale non è, mentendo agli altri e a sé stessi, non curanti delle conseguenze, fin quando queste non vanno a toccare chi ne beneficia da vicino, e in ogni caso, sfortunatamente, non ci si può porre rimedio e non è raro che il suddetto beneficiario rimanga illeso.

Purtroppo questo mondo è la Terra, sì proprio lei; c_a_s_a_ di m_i_l_i_o_n_i_ _d_i_ _s_p_e_c_i_e_,_ _l_a_ _c_u_i_ _d_o_m_i_n_a_n_t_e_ _è _l_’e_s_s_e_r_e_ umano. Un mondo do_v_e_ _n_e_l_l_’a_t_t_r_a_v_e_r_s_a_r_e_ _l_’a_r_c_o_ _d_e_g_l_i_ _a_n_n_i_ _la popolazione regredisce, sebbene la tecnologia e la medicina vadano avanti, nella scoperta di nuovi campi inesplorati.

Purtroppo oggi è un mondo dove sarebbe meglio non vivere, perché le infrastrutture sono scadenti, perché i servizi sono poco curati, perché si risparmia dove non si dovrebbe, sono per arricchire solo sè stessi.

Questo è un problema che si conosce poco , passa quasi invisibile, ma a livello nazionale, globale, o più semplicemente per le comunità che ne sono affette, è una malattia terminale, da cui non ci si può proteggere, ma che si può e si deve contrastare. Non basta un singolo a cambiare lo status quo dei nostri giorni, si ha bisogno di tutti, deve diventare un pensiero comune a tutti i livelli, deve occupare uno spazio importante nella nostra vita, perché sia un mondo dove abitare felici.

Fabrizio Petrocchi

IIs Tommaso Salvini- Roma