Allarme acqua: migliaia di persone a secco

Drammatici sono i dati riguardanti la quantità di acqua presente: un miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile o non posso garantirsi una corretta igiene personale. Tale situazione costa 3,4 miliardi di vite ogni anno (ISTAT). L’ Italia è vittima di questa crisi idrica che sta continuando a crescere: dal Lazio, al Veneto, passando per l’ Emilia si ha un deficit idrico elevato. Nella regione Lazio, sono stati bloccati i prelievi dal lago di Bracciano così come nel Delta del Po ed è stato chiesto ai grandi laghi di erogare portate sufficienti per alimentare il Po. Ciò eviterebbe l’aumento del tasso di salinità del delta che, indebolito, non riuscirebbe a combattere la rimonta dell’acqua salmastra dell’ Adriatico. E ancora: emergenza a Parma e Piacenza: il lago di Mignano è agli sgoccioli; la Sardegna chiede lo stato di calamità naturale; deficit idrico in Veneto e problemi in Romagna.

Tutto ciò potrebbe anche sembrare paradossale in un paese dotato di un sistema idrico articolato: 53,64% dai ghiacciai (in ritirata), 26,2% da laghi e invasi, 12,2% dai corsi d’acqua, 8% dalle falde, 0,1% da acque dissalate – conteso per soddisfare una pluralità di consumi: idropotabili, industriali, energetici, agricoli, zootecnici. Ma gravi sono anche le conseguenze che questa crisi idrica sta avendo sul clima. A causa delle minime precipitazioni, le temperature sono in aumento, non permettendo così la ripresa delle grandi fonti di acqua (fiumi, laghi): commenta Vito Uricchio, direttore dell’istituto di ricerca sulle acque (Irsa) del Cnr <<Le previsioni sul lungo periodo sono difficili e quando piove, non è detto che piova nel posto giusto in compenso, le temperature elevate, favorisco l’evaporazione>>. In grande crisi il Piemonte, che ricco di acqua, si ritrova oggi con un deficit del 26% di precipitazioni rispetto alla norma. Previsioni: siccità prolungate nei mesi estivi, intense e concentrate piogge in autunno-inverno. Afferma l’Osservatore degli usi idrici del Po, Alessio Pittarelli, <<Avremo la stessa quantità di acqua, distribuita in modo differente>> (la Repubblica). Svantaggioso è anche lo scioglimento anticipato delle nevi in Piemonte che hanno riempito i pozzi a valle così determinando la perdita di una riserva strategica a monte.

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