Contaminare gli altri al piacere della scrittura

Oggi 30 gennaio 2018, l’Istituto Tecnico Tecnologico “G. Malafarina” è stato invitato dal liceo scientifico di Lamezia Terme “Galilei” a partecipare ad una conferenza sul giornalismo.

Erano presenti vari licei della Calabria e forse l’unico istituto tecnico era proprio il Malafarina, che è stato rappresentato dal dirigente scolastico Servello, dalla prof.ssa Codispoti e da due alunne del quinto anno.

Alla conferenza ha partecipato anche Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria.WhatsApp Image 2018-01-30 at 20.11.18(2)

L’iniziativa oggetto di conferenza, presente già dall’anno scorso, riguarda tutto il Paese ed è nata come protocollo di intesa tra Ministero e Ordine dei giornalisti.

Purtroppo l’anno precedente, almeno per quanto riguarda la Calabria, non ha dato buoni frutti, perché essendo una cosa nuova non la si è saputa gestire e organizzare in tempi abbastanza veloci, mentre quest’anno si è voluto iniziare da subito al fine di preparare i ragazzi di quarte quinte classi all’esame finale che prevede anche l’articolo di giornale.

Secondo Soluri, è importante capire come si crea un articolo e avere prontezza di cogliere le sfaccettature che ci sono nella realtà; egli infatti afferma: “l’intelligenza si compone di IntuizioneAnalisi Sintesi e un giornalista non si può permettere di non avere tutti e tre gli elementi.”

Egli sottolinea anche il fatto che “la velocità non si deve mai separare dalla qualità nel giornalismo. La capacità di chiunque sta nel capire dove sta la qualità dell’informazione e deve invece sta il ’chiacchiericcio’ telematico. Quasi tutto quello che sta su Facebook è spesso falso, quindi va sempre verificata l’attendibilità della notizia e soprattutto la provenienza. E’ infatti presente una responsabilità sociale (es. il rischio di pubblicare notizie false e creare danno sociale nella comunità dove si vive e si opera), ma anche un danno personale. Non bisogna quindi ammettere MAI la scarsa professionalità.”

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Ha proseguito infine: “Bisogna vivere questa esperienza come un arricchimento personale, perché se uno fa il piccolo chimico per gioco, alla fine qualcosa comunque gli rimane.”

La conferenza è proseguita poi con l’intervento delle varie scuole e dei vari alunni presenti, tra cui coloro che hanno partecipato all’iniziativa già l’anno scorso.

Infine ci sono stati i saluti ed i ringraziamenti vari.

Ma la vera domanda è:

è ancora possibile, in un mondo in continuo sviluppo e in continuo movimento, contaminare i ragazzi d’oggi al piacere della scrittura e della lettura?

#AspettandoGodot

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