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Vaccinazioni, si o no? Un business o una progresso della medicina?

di Vincenzo Beck

Prendere per vero tutto ciò che ci si presenta davanti, tutto ciò che ci viene detto o mostrato, è il miglior modo per farsi opinioni sbagliate e conoscenze errate sulla realtà che ci circonda. Che cosa sono i vaccini dunque? E perché alcuni sostengono siano inutili o addirittura dannosi?

Un vaccino contiene un agente biologico, simile al microrganismo causante la malattia, in forma indebolita o uccisa del microrganismo stesso. L’agente stimola il sistema immunitario del corpo che lo riconosce come se fosse una minaccia alla salute dell’individuo, stimolando, nel soggetto ricevente, la produzione di anticorpi neutralizzanti il microrganismo stesso. Gli anticorpi prodotti saranno poi in grado di difendere l’organismo dalla vera e propria malattia.

Grazie alle vaccinazioni durante l’ultimo secolo malattie ed epidemie sono scomparse o i casi di infezione si sono ridotti notevolmente. La poliomielite, una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i neuroni motori del sistema nervoso, durante il XX secolo ha paralizzato migliaia di persone, colpendo soprattutto bambini, portando in alcuni casi anche alla morte. Questa malattia è stata quasi completamente debellata; i casi dal 1988, dopo il lancio della Global Polio Eradication Initiative (Gpei), si sono ridotti del 99%, secondo i dati pubblicati dall’Oms, nel 2015 sono stati segnalati solo 74 casi da due Paesi Afghanistan e Pakistan.

Il vaiolo, che verso la fine degli anni sessanta uccideva ancora 2 milioni di persone all’anno in 31 diversi paesi del mondo è stato completamente eradicato nel 1980.

La meningite, una malattia di origine virale o batterica che non curata può provocare gravi lesioni neurologiche permanenti o anche la morte, è stata quasi completamente eliminata, l’introduzione da parte di molti paesi del vaccino per l’immunizazzione tra le vaccinazioni infantili, dal 1980, ha ridotto i casi di infezione considerevolmente.

Tabella: Riduzione percentuale dei casi di alcune malattie prevenibili da vaccino rispetto all’epoca pre-vaccinale in Italia (Fonte dati: Istat; Ministero della Salute)

 

Media annuale dei casi in epoca
pre-vaccinale
Media casi nel periodo
(2010-2013)
Riduzione
%
Morbillo 74.000 2949 -96,0%
Rosolia 15.000 96 -99,4%
Poliomielite 2000 0 -100%
Epatite B 3000 419 -86,0%
Difterite 7000 0 -100%
Tetano 700 60 -91,4%
Pertosse 21.000 509 -97,6%

 

 

Se vaccinarsi comporta dunque una minor diffusione delle malattie, non vaccinarsi può portare alla nascita di epidemie. Nel Regno Unito, nel 1998, il Dottor Andrew Wakefield ha ipotizzato che l’immunizzazione da morbillo, orecchioni e rosolia potesse causare autismo, i casi di morbillo in seguito alla pubblicazione dello studio sono passati da circa 150 tra il 1999 e il 2008, a 1219 nel 2012. Questi casi di morbillo si sono manifestati principalmente tra i bambini di età compresa tra i 10 e i 18 anni, proprio coloro che avevano saltato la vaccinazione negli anni in cui si era diffusa la paura dell’autismo. Questa epidemia ha causato un problema sociale ed economico nel regno unito, il 10% di coloro che hanno contratto il morbillo sono stati ricoverati in ospedale a causa di disidratazione grave o polmonite. Oltre alla riduzione della mortalità e della morbilità, l’efficacia della vaccinazione è evidente anche in termini di riduzione della spesa sanitaria.

Malattie che hanno ucciso o provocato danni permanenti a migliaia di persone per centinaia di anni non sono miracolosamente scomparse dalla terra nel giro di pochi anni, vaccinazioni su larga scala hanno portato alla scomparsa di certi batteri. La vaccinazione è stata definita una delle più grandi scoperte mediche mai fatte dall’uomo, la cui importanza è paragonabile, per impatto sulla salute, alla possibilità di fornire acqua potabile alla popolazione.

Tuttavia le vaccinazioni sono sempre state oggetto di dibattito e polemica diversi articoli, campagne contro i vaccini e saggi sulle vaccinazioni sostengono che i vaccini siano inutili, dannosi e voce più diffusa, causa di autismo. Chi sostiene ciò non presenta alcuna prova scientifica a riguardo ma solo dati e ipotesi senza nessuna fondazione. Le cause dell’autismo ad esempio non sono state ancora identificate, fino a oggi non esiste un aspetto neurologico, genetico o un sintomo che sia univocamente associabile all’autismo. Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile ricercatore universitario studioso dell’autismo, malattia di cui è considerato uno dei maggiori esperti in Italia scrive in un articolo :” Da medico ricercatore non posso non affermare che le evidenze scientifiche SCAGIONANO TOTALMENTE i vaccini dal legame con l’autismo. Sono decine le pubblicazioni autorevoli in materia di gruppi indipendenti e molto prestigiosi”. D’altronde colui che si ritrova con la propria automobile rotta non porta la macchina dal calzolaio per farla riparare bensì dal meccanico. Di conseguenza dovremmo informarci sui vaccini da chi è esperto in materia e non da chi prepara unguenti miracolosi avvalendosi della facoltà di medico.   

Fonti

http://www.pernoiautistici.com/2017/07/lautismo-cosa-e-cosa-lo-provoca-e-perche-i-vaccini-non-centrano-niente/

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=16271

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/altre-news/tutte-le-malattie-debellate-dai-vaccini

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=657&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto

https://www.wikipedia.org/

http://www.epicentro.iss.it/problemi/polio/polio.asp

http://www.salute.gov.it/portale/rapportiInternazionali/menuContenutoRapportiInternazionali.jsp?lingua=italiano&area=rapporti&menu=mondiale