Fake News nella vita reale

Il 12 Gennaio un quotidiano online della provincia di Isernia ha lanciato un articolo dal titolo: “Isernia, picchiato e derubato in pieno centro da tre migranti”. L’elaborato presentava la notizia di un ragazzo di 21 anni aggredito dopo aver negato una sigaretta ai tre accusati, aggressione durante la quale sarebbe stato derubato del portafogli con tutti i soldi. La notizia è stato rilanciata dalla sede locale di CasaPound Italia, noto partito neofascista e xenofobo, scatenando l’ira di molti utenti di Facebook che avrebbero scagliato insulti più disparati nei confronti delle locali comunità extracomunitarie, evocando rimpatri e pestaggi nei confronti dei migranti. La sera dello stesso giorno, lo stesso quotidiano rilascia un altro articolo: “Isernia, si gioca tutto e si inventa una rapina da parte di migranti: denunciato 21enne”. Da quanto traspare dall’articolo, il giovane che era stato protagonista della notizia precedente avrebbe simulato un pestaggio nei suoi confronti dopo aver perso tutto ciò che aveva con sé al gioco d’azzardo. La notizia è stata rilanciata da molti giornalisti anche a livello nazionale, tuttavia i messaggi d’odio verso i migranti non sono spariti, ma anzi continuano ad aumentare, perché ormai il primo articolo è entrato nella pericolosa macchina delle fake news, viene rilanciata da una parte all’altra senza che vengano fatte le dovute verifiche, alimentando la diffusione del razzismo, dei populismi e creando un circolo vizioso di condivisioni che porta alla disinformazione e all’affermazione di ideologie violente.

Intervista a Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati

Pensa che il nuovo fenomeno delle fake news possa compromettere le prossime elezioni?
-Certamente, basta controllare il successo che hanno riscontrato i nuovi partiti populisti nelle elezioni di tutto il mondo. Con il mio hashtag #bastabufale ho voluto lanciare un appello alle forze politiche di ogni paese.

Quando ha scoperto questo fenomeno?
-Leggendo in rete queste pericolose notizie riguardanti la pericolosità dei vaccini, sull’omeopatia o calunniatori nei confronti di autorità politiche.

Pensa sia necessaria una legge a riguardo?
-Ovviamente, bisogna arginare questo pericolo che può rivoltare una società, diffondendo disinformazione e in molti casi odio nei confronti delle istituzioni, dei personaggi pubblici o di razze addirittura.

Cosa dovrebbe prevedere questa legge?
-Innanzitutto è importante un’alfabetizzazione digitale per tutti, dai più piccoli ai più grandi, insegnare la capacità di distinguere il vero dal falso in rete; sicuramente poi è necessaria l’introduzione di adeguate multe o pene per le azioni compiute sul web.

La sua campagna ha riscontrato successo?
-Fortunatamente sì, si è iniziato a discutere del tema all’interno delle scuole, grazie anche alla collaborazione della ministra Fedeli e l’hashtag è stato rilanciato in tutto il mondo, arrivando addirittura al Primo Ministro canadese Justin Trudeau, che si è complimentato per la serietà con cui è stato preso l’argomento in Italia.

di Baccaro Fabrizio