Com’è per uno straniero vivere in Italia?

Tema ormai continuamente in discussione è quello degli immigrati che, ogni giorno, giungono nel nostro paese. Spesso, il loro arrivo è accompagnato da proteste, polemiche e intolleranze dalla maggior parte degli Italiani. Ormai da tempo, la teoria delle razze è stata sfatata, ma certe correnti di pensiero sono ormai fin troppo diffuse per essere estirpate. Ma com’è per uno straniero vivere in un paese come il nostro, circondato da pregiudizi? Questi ultimi influenzano la facilità d’integrazione degli stranieri nella società? Può il razzismo offrire un’ulteriore pretesto per il bullismo tra i giovani?

Per rispondere a queste domande, abbiamo intervistato Anjani Thalammeherage, una ragazza di 16 anni trasferitasi nel nostro paese ormai da tempo.

I: “Da dove vieni?”

A: “Vengo dallo Sri Lanka, più precisamente da Colombo.”

I: “Da quanto tempo sei in Italia, qui a Roma?”

A: “Sono circa 5 anni che vivo a Roma: sono venuta qui in prima media.”

I: “Ti sei trovata subito bene o hai trovato qualche difficoltà nell’integrarti con la classe?”

A: “Non è stato subito semplice, infatti il problema principale era che non conoscevo la lingua e quindi non parlavo molto.”

I: “Oltre la lingua, hai trovato qualche altra difficoltà?”

A: “Beh, sì. C’era anche il problema della mia timidezza, però i miei compagni mi hanno sempre convolta e mi hanno sempre fatta sentire parte della classe.”

I: “Sei mai stata vittima di razzismo?”

A: “Fortunatamente, no.”

I: “Conosci qualcuno che è stato vittima di razzismo?”

A: “Purtroppo, sì. Conosco qualcuno che è stato vittima di razzismo per via delle sue origini.”

I: “Quale consiglio daresti a queste persone, vittime di razzismo?”

A: “Beh, semplicemente di ignorarli, perché evidentemente non sono molto mature e non meritano la tua attenzione. Il mio consiglio è semplicemente d’ignorarli e di passare oltre.

I: “Quali sono i lati negativi che hai trovato, qui in Italia, rispetto al tuo paese?”

A: “Beh, io tutte le mattine prendo l’autobus, e devo dire che non sono poi così puntuali: a volte, mi capita di dover aspettare anche più di mezz’ora!”

I: “E un lato positivo?”

A: “Direi il cibo, visto che adoro la pizza! Poi diciamo anche la simpatia della gente, che cerca sempre di farti sentire a tuo agio.”

Come abbiamo potuto vedere, sebbene il razzismo sia un fenomeno piuttosto diffuso al giorno d’oggi, non tutti gli stranieri vivono negativamente il proprio soggiorno nel nostro paese. Alcuni, soprattutto i giovani, riescono a integrarsi perfettamente, come nel caso di Anjani, imparando perfettamente la lingua e stringendo molte amicizie.

Beatrice Vinciguerra