Le insostenibili fake news sui migranti

Il 27 Febbraio è previsto l’arrivo di 19 profughi in Penisola Sorrentina tramite i “corridoi umanitari”. I migranti saranno ospitati in locali dell’ex seminario arcivescovile ma la popolazione, come già successo in precedenza, dà i primi segni di malumore sui social.
Storia nuova (o forse no): a Sorrento arrivano finalmente i migranti. E, proprio come l’ anno scorso, una parte della popolazione è letteralmente esplosa dalla rabbia. “ci arrubbano il lavoro”, “sono troppi, 19 non li vogliamo”, ” premetto che non sono razzista ma questi migranti terroristi ci ammazzano”, “addio turismo sorrentino”. Ecco, i classici commenti di coloro che hanno il cervello uguale ad una spugna (nel senso che è talmente bucato che ci passa l’ aria), che scrivono in maniera sconnessa, disarticolata, arrivando a contraddirsi loro stessi. Sono frasi talmente ripetute e reiterate che, dopo averle sentite per la decima volta, incominci a pensare che alla fine i migranti esistano solo per permettere a quelle persone di scrivere queste oscenità, che se non esistessero i razzisti poi scomparirebbero a loro volta anche i migranti.
In ogni caso, passiamo al dunque. Facendo un po’ di ricerche online, comparando un paio di notizie dello stesso argomento e consultando delle fonti certe e attendibili (in una parola: INFORMANDOCI), riusciamo a capire che: i migranti sono 19 (“ne arriveranno 150, prima pochi, poi tanti e poi ci cacceranno!”); non partono dalle coste della Libia con i barconi ma sono selezionati direttamente all’ interno del più grande parco profughi dell’ Etiopia, il paese africano che accoglie più migranti in assoluto, 850.000 rifugiati stimati (“fate un blocco navale sulle coste dell’ Africa e affondate barconi!”); arrivano in Italia tramite i “corridoi umanitari”, un protocollo tecnico firmato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), la Comunità di Sant’ Egidio, Caritas e Stato Italiano. Inoltre, secondo le parole del segretario generale della CEI, Nunzio Galantino, la Chiesa Italiana «si impegna nella realizzazione del progetto facendosene interamente carico, grazie ai fondi dell’8 per mille, senza quindi alcun onere per lo Stato italiano.” (“i 35 euro al giorno! Lo Stato aiuta chi gestisce le Cooperative!”); i rifugiati hanno un permesso di soggiorno a territorialità limitata per motivi umanitari ( ” Clandestini!”) e verranno ospitati nei locali dell’ ex seminario arcivescovile di Sorrento e presso una famiglia dichiaratasi disposta all’accoglienza (“prendeteveli a casa vostra!”);  i rifugiati inoltre, una volta arrivati, saranno affidati a famiglie tutor disposte a seguirli nei percorsi di accoglienza e integrazione (“aiutateli a casa vostra”! ×2). E, nonostante varie testate giornalistiche abbiano messo in circolazione il comunicato ufficiale della diocesi sorrentina (una delle nostre fonti), i vari razzisti di fondo continuano con le loro cantilene snervanti e senza senso. Perché, nonostante non possano prendersela con i terroristi, con i barconi, con i 35 euro al giorno, con le cooperativa e con i clandestini, non potendo più sciacallare sui classici luoghi comuni perché sono stati tutti confutati, continuano imperterriti a parlare, a blaterare, a ripetere i loro “vergogna”, “prendeteveli a casa vostra”, “rubbate i soldi nostri”, a postare link di fake news e di fantomatiche ricevute dei CIE (che a detta di chi ha fabbricato la bufala sono Centri Inmigrazione Emigrati, e non gli ufficiali Centri di Identificazione ed Espulsione) pagate dallo Stato Italiano in Dollari e non quindi in Euro. Addirittura arrivano a gridare :” per i migranti sì e per gli ospiti del Centro d’ Igiene Mentale che fra poco verrà chiuso no?!” ignorando il fatto che la Chiesa non abbia alcuna competenza verso coloro che soffrono di disturbi mentali, essendo la Sanità di competenza regionale e non ecclesiale (per grazia di Dio). E parlano, parlano, pur di continuare a parlare, come se lo sbattere con i loro luoghi comuni contro quel muro di realtà e verità riesca alla fine ad abbatterlo, a far ritornare la falsità e l’ inganno come principio motore della società, come se le loro bestemmie contro la ragione e la coscienza allontanassero lo spettro di “questa invasione”, permettessero alla fine di respingere questo incubo brutto e cattivo dalla paradisiaca Sorrento, dalla dolce e cara Sorrento, gentile e ospitale. Sì infatti, la Sorrento che è pronta a lustrare le scarpe al “furastiere” opulento e scialacquatore ma che si riduce ad inveire, insultare, condannare, a fare la guerra letteralmente con 19 migranti (su più di 80.000 abitanti fanno un profugo ogni 4200 residenti). A questo ci siamo ridotti, alla guerra tra poveri, alla gerarchizzazione della fame e della miseria, come se un indigente con la pelle bianca avesse più diritto alla sopravvivenza rispetto ad uno con la pelle nera, come se per aiutare una persona bisognasse togliere ad un’ altra.
Ma alla fine siamo convinti che questi siano una strenua minoranza, rumorosa e chiassosa, ma pur sempre una piccola minoranza. Siamo convinti che alla fine saremo tanti, troppi, una marea di persone pronte ad accogliere a braccia aperte coloro che hanno bisogno di un aiuto. Dobbiamo e vogliamo crederlo, per non sprofondare in quel baratro oscuro e tetro…
Christian Aversa, Andrea Carbone