Un ideogramma per batterli tutti

LA APPLE TREMA: BASTA UN SIMBOLO INDIANO PER BLOCCARE IPHONE ED IMAC

di Mattia Gabella

Un carattere ormai desueto della scrittura indiana, basta questo per seminare il panico nel mondo ultra digitalizzato del 2018. L’ideogramma, che non verrà riportato per non creare danni gli utenti Apple, è in grado di bloccare tutti i sistemi operativi della “mela morsicata”, compresi quelli di TV ed iMac. Non è ancora chiaro come sia stata scoperta la falla dei devices made in USA, ma gli scherzi di cattivo gusto si stanno moltiplicando e con loro la rabbia di chi ne è vittima. L’entità dei danni, almeno nei dispositivi più recenti non è elevata, ma i modelli più vecchi potrebbero necessitare di un reset completo con conseguente perdita di tutti i dati di cui non si ha un backup.

Il carattere, che appartiene più precisamente alla lingua Telugu, parlata solo dal 5% della popolazione indiana (70mln di persone), causa il crash immediato del sistema di lettura dei dispositivi, che non sarebbe in grado di decifrare la scritta. Il bug si origina solo quando il simbolo viene inviato come messaggio di testo ed interessa l’applicazione da cui viene ricevuto. Per chi fosse vittima del buontempone di turno il primo consiglio è quindi tentare di cancellare con rapidità il messaggio e nel caso ciò non fosse possibile disinstallare immediatamente l’applicazione che genera il problema. Nel caso il carattere arrivi con messaggi tradizionali o venga visualizzato tramite il sistema di notifica i danni sono ben più gravi e il dispositivo comincerà automaticamente a mostrare l’icona di caricamento o rimarrà bloccato sulla schermata home. E’ fondamentale che in questo caso il dispositivo non venga riavviato affinché non cada in un loop perpetuo. Se così dovesse accadere l’unica soluzione è aspettare che l’errore si riduca automaticamente o recarsi ad un centro Apple e lasciare l’iniziativa ad un esperto.

In casa Apple non è la prima volta che si presenta un problema simile: già nel 2015 alcuni utenti avevano casualmente scoperto che bastava un messaggio recitante “effective. Power” scambiato tra due dispositivi IOS per causare un il continuo riavvio del telefono del ricevente. La software house americana sta correndo ai ripari anche se dopo quasi tre giorni di lavoro assiduo del suo team di ricerca e sviluppo non è ancora stata in grado di rimediare al suo errore e per il momento si è rifiutata di rimborsare le riparazioni ai possessori di apparecchi fuori garanzia che, essendo più datati, sono quelli più soggetti al problema.

Questi “scherzi” di pessimo gusto stanno però aiutando a capire la portata degli effetti della dipendenza da smartphone, soprattutto tra giovani e giovanissimi. I possessori dei dispositivi della “mela” che si sono visti gli apparecchi bloccati hanno infatti dato sfogo alla frustrazione con reazioni assolutamente non commisurate all’entità del danno ricevuto: vere e proprie crisi di nervi o pianti in pubblico. Reazioni spaventosamente simili a quelle di fumatori o tossicodipendenti a cui vengono negate le sostanze di cui non possono fare a meno. Il fenomeno della “cocaina digitale”, che interessa maggiormente il sesso femminile, è molto più articolato di quanto sembri e dà origine a diversi tipi di dipendenze che spaziano dalla dipendenza da messaggi di testo a quella da social fino ad arrivare a quella da videogames, comune soprattutto tra i ragazzi che tendono a trasformare i loro cellulari in vere e proprie console portatili.

La prima conseguenza della dipendenza da cellulare è la nomofobia, la paura di rimanere separati dal proprio cellulare od esaurire la batteria, con la conseguente sensazione di essere isolati dal mondo ed addirittura dai propri affetti. Oltre alle patologie di tipo psicologico, che a volte richiedono l’intervento di un medico professionista, l’uso smodato del cellulare può portare a patologie fisiche, come tendiniti, dolori al collo, problemi al pollice e calo della vista. In conclusione, per quanto fastidioso o dispendioso, si spera che questo “baco” abbia aiutato molte persone a capire che esiste un altro mondo oltre a quello racchiuso in uno schermo.