Omologazione anche nella criminalità?

Telegiornali, giornali, radio… Negli ultimi mesi, in particolar modo, la cronaca nera vede protagoniste proprio le nuove generazioni.

Le cosiddette baby gang sembrano essere ormai diventate una tendenza fra i giovani; il reale problema potrebbe essere ricondotto proprio a ciò: i ragazzi di oggi affrontano il tema dell’integrazione in modo terribilmente sbagliato.

La globalizzazione, così come l’uso scellerato del web, hanno generato tanti piccoli ometti tutti identici: stesse scarpe, stessi vestiti, stesse marche. Oggi tutte le ragazze sono bionde, domani saranno tutte more; oggi i ragazzi indossano i jeans molto al di sotto della loro vita, ieri indossavano le scarpe tutte colorate; oggi un ragazzino a Giulianova accoltella il volto di un compagno di scuola dopo uno sgambetto -uno degli ultimi episodi emblematici-, domani altri ragazzini porteranno un coltellino in tasca (si spera di no!).

Cosa spinge i ragazzi ad essere tutti omologati? Sui social viene diffusa oggigiorno quasi un’idea del giusto e del sbagliato, del brutto e del bello. I ragazzi, trascorrendo la stragrande maggioranza del loro tempo con gli occhi puntati sul loro smartphone, sono privi dell’elemento che permette all’uomo di distinguersi e di vivere la sua vita per ciò che è realmente: la fantasia.

Così come le ragazzine di oggi si sentono certamente a disagio nell’indossare vestiti che non sentono propri, chissà come deve sentirsi un ragazzo che entra a far parte, quasi per gioco, di una baby gang per ritrovarsi poi le mani sporche, mani da criminale; l’età non può essere un fattore attenuante del delitto.

L’amarezza che risiede fra le righe di questo articolo, come fra quelle di tanti altri aderenti al tema, è che questi giovani rappresentano il futuro del mondo. La società si prepara ad affidare le nostre terre proprio a loro. Non per fare di tutta l’erba un fascio, ma se questo è ciò che sta accadendo oggi fra questi “ometti”, che cosa ne sarà del nostro mondo domani? La speranza risiede nell’intervento da parte della società, delle scuole, delle famiglie, adoperarsi affinché che vi sia un cambiamento. Dalla situazione odierna si può intravedere solamente un futuro costituito da tanta criminalità, tanta scelleratezza, nessuna novità, nessuna rosa rossa in mezzo ad un campo di margherite bianche.

Sara Tarantino