Nessuno è al di là di ciò che lo circonda

L’ARCI (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana), in occasione delle giornate dello studente, si è attivata nella sensibilizzazione degli alunni del Liceo scientifico A. Volta di Reggio Calabria.

“Crediamo nella libertà e nella dignità di ogni essere umano, nell’uguaglianza dei diritti e nella giustizia sociale, nel rispetto delle differenze, nei diritti della Terra, nella convivenza e nell’uguaglianza fra i popoli[…]” queste sono alcune delle parole con cui l’associazione si definisce.

Troppo spesso i giovani tendono a dare per scontate determinate “verità”. Come ci insegna, però, il grande Bacone, vivere di pregiudizi mentali (quelli che lui definisce idòla) è davvero errato. Chi non ha mai sentito dire che l’immigrazione ruba tanti posti di lavoro? La rappresentante dell’ARCI che ha dialogato con gli studenti ha tenuto a precisare che, come dimostra la sua presenza all’interno del circolo, l’immigrazione può rivelarsi, al contrario, una fonte preziosa di lavoro. Fra l’altro,  tutti quegli sventurati che sopravvivono a viaggi tremendi intrapresi pur nella consapevolezza di rischiare la  vita per la sola  speranza di ottenerne una migliore, non possono far altro che domandarsi dove possono aver modo di “rubare” questi posti di lavoro perché è proprio ciò che vorrebbero: lavorare. Eppure trovare un posto di lavoro per loro risulta estremamente complicato; dunque spesso gli unici campi in cui  è possibile guadagnare qualcosa, si rivelano i molti lavori che gli Italiani non hanno alcuna intenzione di praticare. La responsabile, a questo punto, ha posto un quesito interessante: “Quanti di voi hanno collaboratori in casa di nazionalità straniera?”.  Questo è un palese esempio di lavori che gli italiani non praticano, ma dei quali è alta la richiesta.

L’ARCI non si limita, però, unicamente alla tutela di immigrati; la legalità è un qualcosa che sta molto a cuore a tutti i collaboratori dell’associazione. In particolare,  l’ARCI provinciale di Reggio Calabria ha attualmente intrapreso un importante lavoro di ristrutturazione:  ha, infatti, preso in gestione l’ex bowling di via Cuzzocrea per restituirlo alla città, principalmente ai giovani. Il loro slogan è: “spazziamo via la ‘ndrangheta come si fa coi birilli e diamo il via a una nuova rivoluzione culturale”; questa espressione  parla già da sé. L’attività è aperta a chiunque, tutti possono contribuire alla ristrutturazione, dalle aziende al semplice cittadino.

Quelle che l’ARCI contrasta o tutela sono realtà che non possono non riguardare anche e soprattutto i giovani. La teoria del “io sono italiano e lavoro, di quell’immigrato non mi importa” o ancora “io tanto non ho nulla a che fare con la ‘ndrangheta, tutto questo non mi riguarda” non sono frasi che possono più essere tollerate. Il ragazzo, così come l’adulto, deve prima potersi (e volersi) informare adeguatamente per poi poter sviluppare il suo senso critico riguardo una determinata problematica. E nessuno è al di fuori  delle realtà che ci circondano. Viviamo tutti sullo stesso territorio ed è inaccettabile che ci sia chi vuole combattere per un miglioramento a livello civile e chi invece non vuole saperne nulla. Giornate di questo tipo permettono a chiunque di aprire i propri occhietti che per troppo tempo sono stati sigillati.

 

Sara Tarantino