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“STOP al Bullo”, il progetto finanziato dalla regione Calabria si terrà al Convitto “G. Filangieri”.

 

                                                           Da sinistra: Ciappina, Falduto e Carrà

«Il progetto” STOP al Bullo” è stato finanziato della regione Calabria e ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sulle problematiche del disagio giovanile, del bullismo e del cyberbullismo». Sono le parole di presentazione del primo incontro tenutosi presso il Convitto G. Filangieri dall’esperta e presidente della Scuola Superiore di Psicologia Applicata “G. Sergi” di Palmi, professoressa Assunta Carrà, psicologa e psicoterapeuta. Il progetto si svolgerà in due Istituti scolastici: Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “C. Alvaro” di Palmi che è il capofila, diretto dalla Dirigente prof.ssa Carmela Lucisano – e l’Istituto Comprensivo 3° Circolo “De Amicis” di Vibo Valentia, diretto dal Dirigente prof. Alberto Filippo Capria, che ha fatto gli onori di casa. Al progetto prenderanno parte attiva gli alunni del Convitto “G. Filangieri”, scuola dove si terranno gli incontri. Presente all’incontro la dott.ssa Eliana Ciappina, formatrice, e la responsabile provinciale del bullismo e il cyberbullismo, nonché responsabile regionale politiche giovanili e referente regionale delle consulte studentesche U.S.R Calabria, prof.ssa Franca Falduto. «Il progetto» ha spiegato la dott.ssa Ciappina «si articola in una serie di incontri su diverse tematiche quali il disagio giovanile, bullismo e cyberbullismo, la comunicazione efficace, la rete ed i social».

                                                   Da sinistra: Capria, Ciappina, Falduto e Carrà

I ragazzi coinvolti nel progetto avranno il compito di elaborare un prodotto finale su tali tematiche che sarà poi presentato in un convegno finale. All’incontro preliminare tenutosi a Vibo Valentia presso il Convitto Filangieri venerdì 23 febbraio ne seguiranno altri tre sempre nell’Istituto vibonese. «Bullismo, cyberbullismo e uso dei social network sono attività connesse tra loro e oggi sono ben felice di partecipare perché se queste iniziative sono accompagnate dal silenzio e dall’indifferenza vuol dire che automaticamente noi le tolleriamo e non le isoliamo» ha detto nel suo intervento Franca Falduto. «Negli incontri che seguiranno» ha spiegato la prof.ssa Falduto agli alunni «avrete il privilegio di partecipare attivamente al progetto, discutere e confrontarvi, perché è importante parlarne e dimostrarsi solidali».

                                                                                                                                                                       Francesco Marmorato