STAVOLTA E’ TOCCATO A NOI!

Dopo il nostro articolo “Il cambiamento inizia da un twyll, il tuo”  pubblicato proprio qui su “La scuola fa notizia” in cui abbiamo raccontato la nostra esperienza nel progetto di social reading “Viagginversi”  abbiamo ricevuto una richiesta da parte dei fondatori di TwLetteratura, organizzatori e promotori del progetto: hanno chiesto di intervistarci per un articolo da pubblicare sul loro blog e noi siamo stati felicissimi di acconsentire. Così per una volta è toccato a noi vestire i panni degli intervistati: rispondere non è stato facilissimo, perchè abbiamo dovuto condensare i pareri e le opinioni di tutti in un’unica risposta. Alla  fine siamo riusciti nell’impresa: descrivere in questa intervista un’esperienza di studio nuova,   il “viaggio inverso e diverso” della 1A e la 1C  Classico Cambridge 2.0 del Liceo G.B. Vico di Napoli.

Tw: La vostra classe è stata una delle protagoniste del progetto #Viagginversi su Betwyll: come si è svolta nella pratica questa attività?

I A: #Viagginversi è un’iniziativa che ci è stata proposta dalla nostra professoressa a novembre 2017. La prima lettura con Betwyll è stata svolta in classe con la professoressa, analizzando e commentando  il primo capitolo del fantastico libro di Valeria Gentile. Poi abbiamo proseguito la nostra lettura individualmente, supervisionati e “stalkerati” ogni giorno dalla professoressa, che leggeva e interagiva anche lei con noi attraverso i suoi twyll. Alla fine del nostro progetto abbiamo svolto una verifica scritta che ha anche tenuto conto della nostra attività online su Betwyll e dei nostri progressi nella sintesi, in quanto per commentare ci era consentito di usare un numero massimo di 140 caratteri.

I C: A novembre abbiamo cominciato a leggere Viagginversi su una nuova applicazione consigliataci dalla professoressa: Betwyll. La professoressa ci ha spiegato il meccanismo e ci ha mostrato come scrivere i commenti, poi abbiamo cominciato a leggere in classe. La lettura è proseguita a casa, giorno dopo giorno, e si è conclusa con una verifica scritta valutata dalla nostra docente. È stato un viaggio virtuale che ci ha fatto conoscere, seppur con la fantasia, nuovi posti e ci ha insegnato ad apprezzare nuove culture.

Tw: Il vostro post su La scuola fa notizia si apre con una riflessione sul rapporto tra tecnologia e lettura: quali sono i cambiamenti che avete notato dovuti all’introduzione del social reading come strumento didattico nella vostra classe?

I A: Un’esperienza rivoluzionaria che abbiamo intrapreso quest’anno in ambito scolastico è quella del social reading. Grazie a questa metodologia abbiamo avuto l’opportunità di sperimentare un nuovo sistema di lettura, interagendo con altre persone e vivendo il racconto giorno per giorno. All’inizio del progetto, le sfide da superare non sono state poche: esprimere la propria opinione in un commento di soli 140 caratteri è stata la più difficile. Con il tempo, però, abbiamo affinato la nostra capacità di sintesi e di interazione con i “Twlettori” di tutta Italia e di varie fasce di età, grazie all’aiuto della nostra prof. Infatti questa è stata per lei e per noi una vera e propria attività didattica che le ha consentito anche di verificare il nostro lavoro e di valutarlo per mezzo di un compito in classe. Dopo il viaggio di novembre attraverso i versi di Valeria Gentile non ci siamo fermati! Infatti, abbiamo continuato quest’esperienza attraverso i #XmasTwylls, i racconti di Natale in lingua straniera (inglese e francese): la sintesi ci è risultata più semplice poiché queste due lingue hanno una struttura più lineare e sintetica. And to be continued!

I C: Grazie a Betwyll, tecnologia e lettura coesistono. Per un momento è stata la tecnologia a metterci in difficoltà poiché, per quanto le novità possano suscitare curiosità, a volte si teme il cambiamento perché non lo si conosce. Ma con il social reading siamo riusciti ad assaporare ogni pagina: i commenti ci hanno dato la possibilità di comprendere meglio il testo, prendendo in considerazione vari punti di vista. Inoltre abbiamo conosciuto un aspetto più riflessivo e profondo dei nostri compagni di classe ed abbiamo imparato ad apprezzare e rispettare le idee altrui. Dal punto di vista didattico abbiamo anche migliorato la nostra capacità di sintesi: era difficile condensare tutti i concetti che volevamo esprimere in 140 caratteri, che sembrano tanti ma che in realtà non bastano mai!

Tw: #Viagginversi unisce la letteratura di viaggio alla poesia, toccando temi di grande attualità e profondità, ed è forse per questa sua peculiarità che è stato scelto scelto dagli insegnanti della community ed è piaciuto così tanto. Dopo questa esperienza, a voi quali testi piacerebbe leggere con il metodo TwLetteratura?

I A: Non abbiamo un genere in particolare che preferiamo ma sicuramente ci farebbe piacere leggere libri gialli, perché, avendo studiato questa tipologia di romanzo quest’anno in classe, sarebbe interessante provare a leggerli e commentarli con una metodologia più innovativa e tecnologica. Per sottolineare la novità vorremmo proporre di introdurre dibattiti e porre finali aperti del romanzo giallo, eliminando le pagine finali del testo. Cosi tutta la community potrebbe provare a elaborare teorie sull’identità del colpevole proprio attraverso il metodo del social reading e della scrittura dei twyll, ovviamente mantenendo il limite di 140 caratteri in cui scrivere assassino, movente e arma del delitto. Infine, si potrebbero poi rilasciare le pagine finali e commentarle nel solito modo. Che ne dite? Lanciamo la sfida?

I C: Un genere che potrebbe attirare i ragazzi della nostra età sono i grandi classici come Cime tempestose, perfetti per noi teenager. Un altro genere letterario accattivante è il giallo, capace con le sue intriganti storie, di catturare l’attenzione di grandi e piccoli.

Tw: Che cosa vi piace leggere e come leggete di solito: su carta o in digitale? Vi capita di leggere libri che non siano quelli previsti dal programma scolastico?

I A: Tutti noi leggiamo libri al di fuori dell’ambito scolastico: è molto “gettonato” il genere fantasy, anche se non trascuriamo la lettura dei classici, i quali trasmettono i valori principali dell’epoca, anche relazionandoci con il passato. Abbiamo da sempre letto libri cartacei, che per noi hanno sempre rappresentato l’unica metodologia di lettura, fino a quest’anno quando abbiamo intrapreso l’esperienza del social reading, che fin dall’inizio ci ha incuriosito. Di sicuro i libri cartacei mantengono il loro fascino: il fruscio delle pagine e l’odore dei libri nuovi ci hanno sempre permesso di vivere insieme ai personaggi. Ma dobbiamo ammettere che il libro digitale rappresenta per tutti noi una grande comodità: infatti, abbiamo l’occasione di avere a disposizione decine di libri e di poterli acquistare in qualsiasi momento e, per quanto riguarda il social reading, abbiamo anche la possibilità di interagire e commentare con altre persone.

I C: Ci piace leggere soprattutto romanzi gialli per cui mostriamo grande interesse. Abbiamo notato che un racconto, che a noi piace definire “accattivante”, riesce in modo deciso a catturare l’attenzione di tutti. Per quanto quest’esperienza di lettura in digitale sia stata molto piacevole noi preferiamo leggere su carta, pur non disdegnando la lettura digitale anche al di fuori dei racconti e delle narrazioni scolastiche.

Grazie a   http://www.twletteratura.org

Il nostro “viaggio diverso” non è ancora terminato: per ora siamo con @aliceTw nel Paese delle Meraviglie e già nuove idee “bollono in pentola”!

Perciò… Coming soon, stay tuned.

1A e 1C Classico Cambridge 2.0 – Liceo G.B. Vico di Napoli