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GLI ALTARI di SAN GIUSEPPE- IL RITO SI RIPETE – TRA SACRO E PROFANO

La tradizione di allestire gli altari di San Giuseppe, in Sicilia e nella nostra Gibellina, risale alla fine dell’Ottocento quando, il 19 marzo, i devoti del Santo prepararono per ex voto o grazia ricevuta dei banchetti.

Il sacro rito consiste nell’ invitare tre giovani che rappresentano la sacra famiglia: Gesù, Giuseppe e Maria. La funzione sacra si svolge proprio in quel momento; quando i tre personaggi si presentano alla porta dei devoti annunciando, per ben due volte, di essere dei pellegrini che hanno bisogno di riposo e cibo. Il padrone di casa però rifiuta di farli entrare. Solo la terza volta, quando dichiarano di essere la Sacra Famiglia, solo allora saranno accolti a casa e così inizia il ricco banchetto.

Il rito vuole che i personaggi si presentino insieme. Nel passato, infatti, si aggiungevano alla mensa un vecchietto e una vecchietta che rappresentavano i nonni di Gesù: San Gioacchino e Sant’Anna, così la sacra famiglia era al completo.

Il Profano occupa il rimanente rito con la preparazione di tante pietanze, a disposizione degli ospiti sacri, a seconda della promessa fatta al santo. Gli alimenti che non possono mancare nel banchetto preparato in devozione a San Giuseppe sono: il pane, la pasta con le sarde e la mollica, le sarde a beccafico, i broccoli, i finocchi bolliti e le arance.

Ai visitatori, la sera del 18 marzo, vengono dati: ceci, bignè, “pignolati” (dolci siciliani) e in passato anche spighe bollite.

L’altare, come vediamo dalle foto, è composto da una struttura in legno a forma di gradini coperti da tovaglie bianche quasi interamente ricamate. Nel primo gradino è disposta l’immagine della sacra famiglia, poi nei gradini inferiori tre o cinque “cucciddata” di pane. Le grandi corone rappresentano i Pani dei Santi: al centro Gesù, a destra San Giuseppe, a sinistra Maria.

Sull’ultimo ripiano vengono disposte tutte le pietanze preparate. Ai lati grandi cestoni di pane che si daranno ai visitatori la sera del 18 marzo. I simboli della tradizione popolare che troviamo sull’altare sono: il bastone di San Giuseppe, il cuore, la palma, la croce e l’ostensorio. 

La tradizione è sempre sentita dagli abitanti di Gibellina e da quelli dei paesi vicini, particolarmente a Salemi, sede del nostro Istituto, diventata meta per turisti e amanti delle tradizioni popolari di tutta la Sicilia. Oggi si allestiscono molti meno altari di prima, anche per il costo eccessivo. Quest’anno a Gibellina sono stati allestiti sette altari.

Qualche associazione impegnata nel sociale (nelle foto personale dell’associazione “Aurora” e dell’associazione “Pietro Consagra” alle prese con l’allestimento dell’altare) pur di non interrompere la tradizione, ha messo a disposizione della nostra comunità mano d’opera e tutto ciò che occorreva per consentire che il “rito si ripetesse”.

Dalla redazione Classe IV B plesso “San Francesco” Gibellina