Legalità e diritti umani: Malala Yousafzai

Racconta storie e volti di persone che si battono o si sono battute per la legalità e i diritti umani. 

 

Malala Yousafzai

All’età di 11 anni è diventata celebre per il blog nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. È stata nominata per l’International Children’s Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi.Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ricoverata nell’ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all’attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Birmingham che si è offerto di curarla. Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello all’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo. Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. L’annuncio è stato dato dal presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che l’ha motivato dicendo che “è una ragazza eroica e ricca di spirito”. Il premio le è stato consegnato in occasione della sessione plenaria di novembre, a Strasburgo, precisamente il 20 novembre 2013. Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la Pace assieme all’attivista indiano Kailash Satyarthi, diventando con i suoi diciassette anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “Per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”.

Ryan Gallucci classe I B Convitto Nazionale “G. Filangieri”