Scelte democratiche per inventare una bella fiaba

Un giorno la maestra Graziella ci ha parlato di un concorso di scrittura che proponeva di inventare una fiaba o una favola. Siamo stati felicissimi di partecipare, così ci siamo messi subito al lavoro. Tutti insieme abbiamo scelto di inventare una fiaba perché ci erano piaciute le sue caratteristiche quando l’abbiamo studiata come testo narrativo distinguendola dalla favola. Abbiamo deciso che la III A e III B avrebbero lavorato in un grande gruppo: unire tante idee diverse ci avrebbe sicuramente fatto scrivere una fiaba bellissima! Mantenere il silenzio è stato difficile: quarantaquattro bambini tutti insieme che volevano parlare, dire le loro idee… altro che alzare la mano! L’entusiasmo era alle stelle! Abbiamo votato per scegliere una coppia di parole tra le tante che il concorso ci indicava. Chi votava questo, chi quell’altro e alla fine ha avuto più voti: “Giostra – Astronauta”. Ognuno di noi proponeva idee e pensieri; per una volta noi dettavamo e la maestra scriveva alla lavagna. La nostra fiaba diventava sempre più lunga. I personaggi, cinque raggi di sole a cui abbiamo dato i nomi Peace, Happy, Lucky, Friendly e Love, sembrava fossero con noi. Ci sono voluti tanti giorni per scrivere la fiaba, leggerla, rileggerla e modificarla tante volte. Abbiamo lavorato insieme in grande armonia, divertendoci tantissimo. Abbiamo costruito il libro con tanti bellissimi disegni fatti con cura, pieni di colori. Noi abbiamo scelto tutto votando. Le maestre ci hanno sempre insegnato che questo modo di prendere le decisioni si chiama “Democrazia”. Il titolo più votato è stato “…e sole sia”. Pensavamo di aver concluso il nostro faticoso lavoro, ma ci sbagliavamo! Infatti, presi dall’entusiasmo, non avevamo tenuto conto del numero delle battute che il bando ci imponeva. Si trattava di eliminare parole, spazi e segni. Questo ci ha messi davvero in difficoltà; non sopportavamo l’idea che la nostra fiaba dovesse subire il torto di essere ridotta ma, come dicono sempre le nostre maestre, le regole sono regole. La cosa più bella da realizzare è stata la copertina raffigurante un sole spento arancione, un sole acceso giallo brillantato su un sfondo grigio e blu. Ad un filo abbiamo allacciato il nostro sole e abbiamo messo dentro una nuvola realizzata con della stoffa trasparente. Ed ecco il tocco finale: con la colla a caldo gialla abbiamo scritto il titolo. Così il nostro libro era pronto e siamo stati tutti contenti soprattutto per l’ottimo lavoro di squadra. Tutto questo è servito a tirare fuori le nostre idee, a lavorare tutti insieme per un unico progetto. Giocando con la nostra fantasia abbiamo imparato che lavorare insieme è molto più bello. L’importante non sarà vincere ma avere realizzato un buon lavoro che speriamo piacerà, intanto siamo felici che sia piaciuto prima di tutto a noi.

Classi III A e III B
Scuola “E. De Amicis”
sede “Rosso di San Secondo”
PALERMO