Cuori di carta…un libro da leggere tutto d’un fiato.

Quest’anno, all’ interno del progetto d’Istituto “Legger…mente. Un anno di storie”, stiamo sperimentando il piacere della lettura e assaporando la ricchezza che proviene dall’ incontro con voci diverse della letteratura italiana e straniera di ieri e di oggi e dal confronto di idee con i nostri compagni e i nostri professori, a partire dalle letture che insieme facciamo.

Italo Calvino –uno degli intellettuali più importanti del secondo Novecento, che abbiamo imparato a conoscere non soltanto come narratore, ma anche come pensatore e critico – ha affermato: «Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà». È verissimo: ogni volta che ci accingiamo ad intraprendere una nuova lettura, non sappiamo quali personaggi incontreremo, in quali mondi e tempi ci ritroveremo, quali sentimenti e stati d’animo sperimenteremo. In realtà non sappiamo neanche se il libro che abbiamo tra le mani ci conquisterà, facendoci rimanere incollati fino all’ultima pagina, o se presto ce ne stancheremo e lo abbandoneremo nelle nostre librerie. È successo anche a voi, vero? Non preoccupatevi! Come ha scritto Daniel Pennac, «il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare…il verbo sognare…». Tra i diritti del lettore, di ogni lettore, c’è quello di non finire il libro, di saltare le pagine, ma anche di rileggere più e più volte, per comprendere fino in fondo il senso ed emozionarsi ancora. A questi potremmo aggiungere il diritto di seguire i consigli di lettura degli amici, ma anche di ignorarli e far di testa nostra.

Noi oggi vogliamo suggerirvi un romanzo che ci ha conquistato, una lettura appassionante, tenera, ricca di imprevisti: “Cuori di carta” di Elisa Puricelli Guerra.

È la storia di due ragazzi che si innamorano senza vedersi mai di persona.Se state pensando a Facebook, Instagram o altri social, siete fuori strada: il loro incontro avviene attraverso un messaggio lasciato tra le pagine di un libro. E così anche i successivi.

Quindi: Una – così si firma la ragazza protagonista della vicenda – nasconde un messaggio dentro un libro che si trova nella biblioteca dell’istituto che frequenta. Un compagno della scuola lo trova e le risponde usando la stessa modalità e firmandosi come Dan. Una e Dan non sono i loro veri nomi, ma quelli dei protagonisti del libro al quale affidano i loro segreti. Nel gioco della finzione, i due ragazzi celano persino la loro vera identità, adombrandosi dietro ai personaggi del libro che hanno scelto come luogo e mezzo dei loro incontri. La cosa sorprendente è che proprio grazie a questo gioco riescono a conoscersi in profondità, rivelandosi, poco alla volta, l’uno all’altra come forse non sarebbero mai riusciti di persona.

Dan scopre in Una un’adolescente timida e insicura, che si paragona ad una balena e ama nuotare perisolarsi dal mondo circostante e allontanare i problemi che la angosciano. Una scopre in Dan un ragazzo estremamentedeterminato, che ama correre perché la corsa lo libera dai sensi di colpa e dalle incertezze sul futuro.

A poco a poco, però, dalle loro parole emerge una realtà inquietante. Che posto è l’Istituto che frequentano? E perché tutti i giorni devono assumere la Medicina che cancella i loro ricordi?

Tranquilli, ragazzi! Ci fermiamo qui…non vogliamo “spoilerarvi” il finale. Ci auguriamo di aver suscitato in voi curiosità e interesse e, se deciderete di leggere “Cuori di carta”, fateci sapere che ne pensate.

 

 Dalla redazione dell’I.C. “G. Garibaldi – Giovanni Paolo II”  di Salemi

Marysol Amante ed Eleonora Favara

Classe 2aE   Salemi