Intervista a mia nonna: un tuffo nella storia

La seconda guerra mondiale, un evento drammatico della storia del Novecento…ma com’era la vita delle persone comuni che non combattevano? Per rispondere a questa domanda ho deciso di intervistare mia nonna nata nel lontano 1928.

Quando e come hai saputo dell’inizio della guerra e cosa hai pensato?
In quegli anni le notizie non giravano così facilmente… si sentiva dalla gente che parlava di accordi tra il Duce ed Hitler di iniziare una guerra. All’inizio io e i miei fratelli non ci preoccupammo neanche, in fin dei conti vivevamo in un paesino di montagna e non credevamo che la guerra e le sue conseguenze potessero arrivare fin lì.

Cos’è cambiato nella tua vita con la guerra?
All’inizio non è cambiato molto perché, per nostra fortuna, avevamo di che vivere nonostante dovessimo stringere la cinghia. Però, anche se riuscivamo ad andare avanti, non eravamo contenti, eravamo tutti preoccupati. C’erano i morti ovunque.

Avevi qualche amico in guerra?

Si, molti miei amici partirono agli inizi della guerra ed ero molto preoccupata visto che era sempre più difficile avere loro notizie.

Quale è stato il momento peggiore?
Il momento peggiore era di notte, quando passavano gli aeroplani e pensavamo che potevano colpirci con le bombe.

Quando hai saputo della fine della guerra, nel 1945, cosa hai provato?
Non mi ricordo di preciso quando l’ho saputo, ma eravamo tutti felicissimi che finalmente fosse finito quell’orrore… anche se era difficile non pensare a tutti i morti…

TARTAGLIONE SIMONA