LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria. Un giorno nato per ricordare le vittime dell’Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell’uomo contro altri uomini. Ecco cosa dovete conoscere per capire.

Anche quest’ anno, 27 gennaio 2018,si celebra il Giorno della Memoria. È una ricorrenza importante: ogni anno, nel mondo, in questo giorno vengono ricordati 15 milioni di vittime dell’Olocausto, rinchiusi e uccisi nei campi di sterminio nazisti prima e durante la seconda guerra mondiale. L’Olocausto e la Shoah sono stati genocidi con metodi scientifici messi in atto da parte della Germania nazista fino al 27 gennaio 1945, quando i carri armati dell’esercito sovietico sfondarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia. Da quel giorno, questo campo è diventato il simbolo della discriminazione e delle sofferenze di chi è stato internato solo perché era ebreo, zingaro o omosessuale o anche, semplicemente, perché si trattava di una persona con idee politiche diverse da quelle di chi era al potere.

Anna Frank era una di loro, una ragazzina ebrea di 13 anni costretta a scappare dalla Germania per nascondersi in una casa ad Amsterdam dove per due anni è rimasta chiusa scrivendo un diario, che è stato pubblicato nel 1947, ed è diventato famoso in tutto il mondo. Il 4 agosto del 1944 Anna e gli altri clandestini nascosti furono traditi e vennero arrestati dai nazisti. Di recente è stata fatta una nuova ipotesi: il blitz che portò all’arresto potrebbe essere stato frutto di un’indagine sul lavoro illegale nella casa dove Anna e la sua famiglia erano nascosti. Quel che è certo è che Anna finì prima nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenaue poi in quello di Bergen-Belsen, dove morì insieme alla sorella più grande Margot.

Suemy Gianserra e Alessandra Scarano