Dal classico al pop: storia del movimento femminista.

Nelle dichiarazioni di molte celebrità vi è la testimonianza dell’evoluzione del movimento femminista nel mondo della musica.

La battaglia per l’uguaglianza coinvolge anche la musica. Molte cantanti che mettono in rima la propria lotta negli show, nelle opere e nelle dichiarazioni.

Tutti sappiamo che esiste un legame tra musica e femminismo, che si è espresso in varie forme e soprattutto si è trasformato con il passare degli anni. Il femminismo “pop” vede come protagonisti star come Lady gaga, Lorde, Beyoncè, Rihanna e si contrappone al femminismo “classico” che non condanna l’idea di puntare sulla bellezza fisica, a patto che si faccia al fine di stare bene con sè stesse e non per atti pubblicitari o per carriera.

“Facciamo senitre le nostre voci. Siamo madri, artiste e attiviste”, la dichiarazione di Beyoncè dopo l’insediamento alla casa bianca di Donald Trump, non estraneo a episodi di misoginia. Posizione gradita anche dalla femminista storica Kathleen Hamma celebre femminista del passato che disse ai microfoni”Che ci sa una dose di femminismo nella cultura pop è una cosa bella. Perchè Beyonce non dovrebbe essere considerata una femminista? E’ una donna piena di talento, che ha lavorato duro per arrivare dov’è adesso, perchè non dovrebbe avere il diritto di definirsi femminista e scrivere su questo tema?”.

Ogni donna può essere femmminista a modo suo, tra le più sagge possiamo definire proprio quelle che si lasciano alle spalle queste divisioni, facendo in modo che il dibattito coinvolga vecchia e nuova guardia in un confronto costruttivo.

Ilenia  Iannone