Violenza nelle scuole, dramma odierno.

Sempre più di frequente i giornali riportano un tema di grande interesse pubblico, la violenza nelle scuole, fenomeno che parte dal bullismo fino a estremizzarsi oltreoceano, con l’uso di armi da fuoco.

La scuola ai tempi del 2000

Sono sempre più comune le notizie di violenze all’interno delle scuole di tutto il mondo. Il bullismo è sempre stato presente nelle scuole, fin dai tempi più antichi, ma più inusuale era sentire di vere e proprie risse tra alunni e insegnanti o addirittura tra questi ultimi e i genitori. Via via, si sta perdendo il rispetto dei ruoli, soprattutto il ruolo della “cattedra”, del docente come tutore dei ragazzi..

L’esperienza della Florida

Poco tempo fa nel liceo Parkland, Florida, il diciannovenne Nikolas Cruz, ex alunno della scuola, ha fatto irruzione nella stessa ed ha ucciso 17 persone tra studenti e insegnanti. “Vigliacco” è stato l’appellativo che il presidente degli USA, Donald Trump, ha dato al giovane.

Cosa succede in Italia

Tre maestre di una scuola dell’infanzia di Pomezia, sono state messe ai domiciliari con l’accusa di maltrattamento di minori tra i tre e i cinque anni. Violenze psicologiche e fisiche sono state usate contro i piccoli che, traumatizzai, hanno lasciato trasparire il loro disagio alle loro madri, le quali hanno sporto denuncia ai carabinieri.

E’ evidente quindi il problema della violenza nelle scuole che si presenta in sempre più stati del mondo, ma in pochi hanno cercato di risolverlo. In america addirittura si è proposto di dotare di armi gli insegnanti. La soluzione potrebbe essere un messaggio educativo migliore che coinvolga tutti: istituzioni, docenti, genitori e alunni.