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Sicurezza in rete: giornata di formazione al Liceo Palumbo di Brindisi

Oggi, presso il Liceo Ettore Palumbo di Brindisi si è tenuto un incontro con il tenente dei Carabinieri Marco Colì, comandante del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia brindisina, nell’ambito del progetto “Educazione alla Legalità” – Bullismo e Cyberbullismo.

L’obiettivo principale è stato quello di informare gli studenti su come le autorità agiscono per affrontare le dinamiche della rete e non solo, ma anche degli aspetti ad essa legati: puntare sulla prevenzione, e intercettare le problematiche.

Nel corso della giornata la frase cardine è stata “Nonostante siano circondati da ogni tipo di nuova tecnologia molti adolescenti hanno dichiarato di sentirsi soli” (Tucci M. 2004). Attraverso gli interventi si è capito che l’autore vuol far comprendere come l’avvento della tecnologia ha sfavorito la comunicazione sociale, favorendo l’isolamento, che avviene mediante Internet, la televisione, i videogiochi e il cellulare.

Molte abitudini adolescenziali, infatti, sono sfociate nella dipendenza mediante la diffusione di materiale e l’accessibilità a informazioni private ad alta velocità. Gli approcci sono molteplici: ludico, edonico, performante, sensoriale, emozionale e sperimentale.

Con i ragazzi delle seconde classi si è parlato anche di Internet e della sua origine.

Internet nasce nel 1969 in ambito militare per garantire una condivisione più veloce di dati e di informazioni. Soltanto dopo viene esteso anche in ambito civile. Internet è considerato una rete risorsa in grado di fornire l’accesso a varie e molteplici informazioni. Nel passato la rete aveva una velocità più ridotta, così facendo non si correva il rischio di entrare in contatto con i suoi pericoli.

Per questo, si è più volte affermato, che ci si può imbattere nel fenomeno del Cyberbullismo considerato l’evoluzione del Bullismo. A differenza di quest’ultimo, il Cyberbullismo produce molti più danni: basti pensare alla comune condivisione di foto, video, password, codici di carte di credito che arrivano nelle mani di soggetti non prefissati. Gli effetti non arrivano nel momento stesso in cui si compiono tali azioni, ma a distanza di tempo.

“Grazie per l’incontro perché ha fatto aumentare in noi la consapevolezza nelle pubblicazioni online. Bisogna essere responsabili perché i veri protagonisti siamo noi” conclude così una studentessa nel salutare gli ospiti.

 

 

 

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dalla Redazione