Spotify: basta con gli account crackati

 

Il più grande portale di musica online al mondo mette i bastoni tra le ruote ai fruitori illegali del sito.

Se il cyberbullismo è un pericolo della rete che vede coinvolti un bullo e una vittima, la pirateria online è il reato che ha come un unico artefice l’utente del cyberspazio. 

Questa è la volta del caso Spotify : migliaia sono stati gli utenti che hanno installato sul proprio dispositivo la versione crackata. Il movente era che dieci euro al mese per ascoltare della musica in streaming sono troppi.

L’azienda ha deciso di ribattere a questi attacchi da parte di hacker sospendendo i profili di chi ha fatto uso della versione non autorizzata dell’app.

Tante sono state le critiche degli utenti che non hanno accettato di dover pagare una somma pari a 120 euro annui. Questa cifra dà accesso a oltre 40 milioni di brani online, ma anche offline e senza il peso della pubblicità, a volte addirittura insistente.

Spotify ha risposto sottolineando che alla modica cifra di 15 euro al mese, si può avere accesso da sei dispositivi differenti, dando come punto di riferimento un solo civico.

Per questo una soluzione sarebbe dividere il costo mensile con qualche amico per risparmiare. E tu? Cosa ne pensi di Spotify? Per te è giusta la cifra che richiedono o sei contrario a ciò? 

 

 

Generazioni 2.0

dalla Redazione