Il Miur cambia l’esame di stato della scuola secondaria di primo grado.
L’esame di terza media è l’ultima prova da superare per passare alle superiori. Paura per gli studenti e proteste sul fatto che dovranno affrontare delle nuove prove e molto più difficili rispetto agli scorsi anni e sarà una nuova esperienza anche da parte degli insegnanti. Inoltre si prevede l’utilizzo del computer.
COSA CAMBIA NEL MERITO.
Le prove invalsi si terranno ad Aprile e quindi non faranno più media con il voto di chiusura.
La prova di italiano verificherà la padronanza della lingua e la capacità di espressione personale. Le tracce dovranno essere: un testo narrativo o descrittivo o un testo argomentativo o una traccia di comprensione o sintesi di un testo letterario.
La prova di matematica invece si basa sullo scritto che si pone sull’obbiettivo di accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione nelle seguenti aree: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni.
La prova sarà strutturata con problemi articolati su una o più richieste e quesiti a risposta aperta.
Le lingue straniere avranno lo scritto che si rifà a parametri europei. Gli studenti dovranno dimostrare di aver raggiunto il livello di A2 per l’inglese e il livello A1 per la seconda lingua. Ecco le nuove tipologie di tracce: questionario a risposta chiusa o aperta, completamento di un testo, traduzione di un testo, elaborazione di un dialogo, elaborazione di una lettera o e-mail, sintesi di un testo.
COLLOQUIO E VOTO FINALE
L’orale dell’esame di terza media ha l’obiettivo di valutare la capacità di argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero critico riflessivo, di collegamento fra le varie materie oggetto dell’esame. Terrà conto anche di livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.
Il voto finale viene determinato dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Ai più meritevoli potrà anche essere assegnata la lode.
Impossibile, dunque, pensare di non presentarsi alle prove invalsi in quanto significherebbe non essere ammessi all’esame.
Cari studenti, il coraggio e la volontà di affrontare questo cambiamento determinerà prospettive per affacciarvi su questa nuova finestra del mondo: la scuola media superiore.
Antonio Fedele, Giuseppe Marfella