Le fake news riescono a manipolare l’ opinione pubblica e le sue scelte, soprattutto tra i giovani.
I ragazzi, infatti, risultano incapaci di ragionare sulle informazioni che leggono in rete; insomma non riescono a distinguere la realtà dalle Fake News. Questo perché la libertà della rete permette a chiunque di scrivere qualsiasi cosa sui vari blog e social network , vera o falsa che sia. Per questo le notizie inventate sono e saranno sempre più diffuse.
Purtroppo non tutti , per vari motivi come mancanza di tempo o di interesse, verificano su fonti più attendibili, per accettarsi che quella notizia è effettivamente fondata.
Uno degli ultimi casi di Fake News è stato il ritorno della Blue Whale. Una vecchia conoscenza del Web, tornata in auge quest’anno dopo un servizio delle Iene, è il fenomeno della cosiddetta Blue Whale. Una sorta di rituale online al termine del quale il giovane coinvolto si suicida dopo aver affrontate una serie di prove. Sono state stimate oltre un centinaio di morti collegate alla Blue Whale, compresi alcuni casi in Italia, senza però avere mai alcuna conferma dell’effettivo legame con il rituale. E anche all’interno del servizio delle Iene sono stati utilizzati spezzoni di video che non avevano alcuna attinenza con questo presunto fenomeno.
I consigli più comuni per distinguere FAKE NEWS dalla realtà sono:
- Non fermasi alle apparenze. Spesso ci soffermiamo solo sul titolo. Prima di condividere , è meglio leggere tutto l’articolo. A volte ci si accorge che il titolo non ha nulla a che fare con l’articolo o che la storia è chiaramente inventata poiché non esistono prove per confermare ciò di cui si parla.
- Controllare altre fonti. Se leggiamo una storia incredibile o scioccante, è meglio controllare se altri siti più attendibili ne parlano.
- Controllare le date.Controllare con una veloce ricerca, quando il fatto narrato è realmente accaduto. A volte, le vecchie notizie vengono spacciate per nuove.
E voi? Avete mai avuto a che fare con le FAKE NEWS?
Come avete reagito? Ci avete creduto o avete approfondito la ricerca?
Generazioni 2.0
dalla Redazione
