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La creatività di un professore ghanese supera i limiti imposti dalla tecnologia

Virale la diffusione della fotografia mostrante il docente ghanese Owura Kwadw

È impensabile parlare di tecnologia in paesi del Terzo Mondo come il Ghana, dove è quasi del tutto assente e perfino le scuole non dispongono degli giusti strumenti come computer, tablet e lavagne multimediali.

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Eppure l’insegnante, usufruendo delle sue abilità di grafico, ha spiegato ai suoi alunni il funzionamento di Microsoft Word disponendo solo della sua lavagna, gessetti, e ovviamente, il suo ingegno.

Questa storia ha avuto un notevole impatto, attirando anche l’attenzione di importanti enti come la NIIT (scuola di informatica avente sede nella capitale dello stesso Ghana) e l’Università di Leeds del Regno Unito, i quali hanno donato alla scuola libri e pc. Risultati immagini per Università di Leeds Owura Kwadwo

Quanto è accaduto ha commosso la società virtuale: la forza d’animo, la volontà nel fare in modo eccellente il proprio lavoro, supera gli ostacoli che ha di fronte, nonostante possano apparire insormontabili.

Questa è una realtà di cui tutti noi siamo a conoscenza e che ci smuove dentro una rabbia impotente, poiché consapevoli di non poter risolvere i grandi problemi del mondo.

Assurdo a dirsi ma talvolta siamo i primi a lamentarci in quanto non possediamo il cellulare di ultima generazione o la LIM nella nostra aula. Altrettante volte discutiamo di argomenti come il cyberbullismo o di come la tecnologia abbia completamente trasformato la nostra vita, perdendo anche il senso di essa.

Immagine correlataCome facciamo a sentirci degni di parlare di ciò quando milioni di bambini e ragazzi come noi, non possono avere nemmeno un terzo di tutto quello che abbiamo? E come possiamo minimamente immaginare di poter insegnare agli studenti cosa sia l’informatica, la tecnologia, come funzioni, se in molti paesi non esiste?  E se ci chiedessero di immaginare la nostra vita senza questo progresso, ci riusciremmo?

Un disequilibrio immenso che è sempre più difficile da colmare. Ma a noi interessa maggiormente costruire robot e testare nuove tecnologie, discutere su come risolvere e prevenire episodi di sexting e come affrontarli, chiedendosi come distinguere le fake news da quelle vere, dimenticandoci che lì fuori ci sono altre realtà, altri problemi di gran lunga peggiori, ringraziando il nostro paraocchi egoista ed egocentrico, che ci permette di ignorarli.

Generazioni 2.0

dalla Redazione