Salve ragazzi, io sono un uomo di 43 anni, rinchiuso nel carcere di Noto con una pena da scontare di 4 anni e 3 mesi. Già ne ho scontato 1 e me ne rimangono 3, volevo farvi sapere da come la vedo io, che qui in carcere la vita e’ dura. Si soffre sia per la mancanza della liberta, sia perchè ti accorgi che hai sottratto del tempo importante alla tua famiglia e ai tuoi figli. Il carcere, se sei una persona matura, ti fa riflettere molto, ti fa apprezzare tutto quello che sottovalutiamo e che c’e’ di bello, fuori da queste mura. Se sei immaturo ti insegna a soffrire sin da quando ti accorgi che senza di te il mondo va avanti comunque. Qui impari a sopravvivere, dato che non hai nulla e comprendi cosa significa il rispetto e l’amicizia. Qui un amico e’ un tesoro, non esiste il ricco o il povero, il bianco o il nero. Ognuno ha bisogno dell’altro, tu perchè sai fare cose che gli altri non sanno, io perchè o cose che tu non hai, qui l’amicizia significa tutto! Il rispetto altrui, la consapevolezza che tutti hanno bisogno di tutti, chiunque viene arrestato arriva qui, che non ha niente, non importa di che religione sei, devi vivere con noi e non devi soffrire. Ognuno ha i propri problemi, se sei una persona buona vuol dire che meriti se sei presuntuoso o arrogante, resti solo, dato che qui nessuno e’ inferiore a te…. Il rispetto e l’educazione apre il cuore di chiunque, ragazzi la vita è un dono e godetevela fino in fondo, c’è chi ha, e chi non ha! Ricordatevi che c’e’ sempre da dare a chi e’ più sofferente di te. Voi che siete la nostra speranza per un futuro migliore, cercate di comprendervi, perchè ognuno ha qualcosa da dare all’altro e se miscelate i beni che avete dentro di voi, riuscirete ad ottenere la formula giusta, per essere saggi e un giorno trasmetterete tutto questo ai vostri figli. La saggezza è la miglior arma contro l’indifferenza, come dice il saggio “ L’amore non fa la guerra” chi e’ positivo guarda avanti e ne va di conseguenza, chi e’ negativo guarda indietro e ne va di conseguenza e come il divario tra la cosa giusta e quella sbagliata; secondo voi chi trova la via alla fine? Il carcere e’ come il “Purgatorio” ti fa constatare la differenza tra il bene e il male, e ti fa capire chi sei… Se nella vita il bello capirebbe il brutto finirebbe la discriminazione e se il ricco capirebbe il povero finirebbe la fame e questo posto non esisterebbe.
Brundo Massimiliano (CR Noto)