IL TEATRO DELLE EMOZIONI

A Febbraio del 2018, noi studenti del G.B. Vico, abbiamo iniziato il progetto del “living theatre”.
Ci era già stato preannunciato che quest’esperienza non sarebbe stata come un tradizionale corso di teatro ma non ci aspettavamo di certo delle differenze così radicali.
Il living theatre è una compagnia teatrale sperimentale contemporanea fondata nel 1947 completamente diversa dal tradizionale teatro.
All’inzio del nostro percorso ci aspettavamo di ricevere dei copioni o, quanto meno, una trama sulla quale improvvisare invece abbiamo lavorato solo sull’istinto e sulle emozioni che provavamo al momento.
Gli incontri hanno avuto luogo ogni pomeriggio per una settimana, dalle ore 14,00 alle ore 18.00 e si svolgevano nell’aula magna alla presenza non solo del maestro Gary Brackett, ma anche del professor Felice Coppola, tutor del progetto.
Durante tutte le lezioni abbiamo lavorato su noi stessi, sulle nostre emozioni, sul nostro rapporto con gli altri, abbiamo approfondito argomenti quali la nuova società, le diversità e i problemi del mondo anche attraverso poesie scritte da noi e musica, suonata o cantata, dai nostri compagni che poi sono state interpretate per genitori, professori, amici, studenti, famiglie e chiunque fosse interessato durante lo spettacolo finale.
È stato un percorso sicuramente impegnativo ma altamente soddisfacente per ognuno di noi.
Durante lo spettacolo di fine corso abbiamo mostrato i frutti del nostro percorso attraverso vari tableaux e poesie, mettendoci tutto il nostro impegno, la nostra personalità e la nostra voglia di fare e di essere.

Nei giorni seguenti allo spettacolo abbiamo intervistato alcuni dei professori presenti alla rappresentazione: Mr. Reuben, docente madrelingua, Prof. F.Coppola, docente tutor  del corso, Prof. L. Soravia, progettista del pon Inclusione #OpenVico, di cui il modulo Living Theatre faceva parte.

Domanda: cosa vi aspettavate da questo spettacolo?

Mr. R.: I was expecting to see something very different and I was shocked when I came in and my expectations were not what I was hoping to see but at the end of the day I think it was positive for me because we learned a lot from it, accept the people for who they are. It was great.

Prof. S.: quello che avevo già visto fare tre anni fa, uno spettacolo che coinvolgeva non solo chi aveva partecipato allo stage ma anche il pubblico perché sono spettacoli costruiti per creare un’atmosfera che coinvolga sia “gli attori” che gli spettatori, quindi un’atmosfera di condivisione.

Prof.C: siete stati veramente bravi e coerenti con tutto il percorso che avete fatto, ero sicuro che non mi avreste deluso e  che quindi avreste fatto un ottimo spettacolo: avevo fiducia nella riuscita di questo progetto.

Domanda: che tipo di emozioni Le ha suscitato lo spettacolo?

Mr.R: well, I think that this show teach to students to love themself and other people.

 Prof.S: sono stata abbastanza sorpresa di vedere una serie di miei alunni che si muovevano davanti a tutti, che riuscivano a parlare, ad esprimere sentimenti e sensazioni nonostante la timidezza. Certe volte faceva anche ridere, insomma una sensazione piacevole e di soddisfazione nel vedere una cosa ben riuscita.

Prof. C.: mi sono emozionato nel vedervi mettervi in gioco e soprattutto  sul fatto che avete tirato fuori la parte più bella di voi.

Domanda: il gesto “io,tu” durante lo spettacolo cosa ha rappresentato per lei?

Mr.R.: unity

Prof.S.: un coinvolgimento diretto, una convocazione effettiva.

Prof.C.: la ricerca dell’altro, è stato un gesto simbolico con il quale si esprimeva il bisogno di contatto tra gli esseri umani e di sentirsi tutti uguali, sullo stesso livello.

Domanda: cosa vi ha regalato l’esperienza del living theatre?

Mr.R.: well, love and unity this are the things that I have learned.

Prof.S.: un sacco di problemi organizzativi ( ride)

Prof.C: mi ha avvicinato ancora di più al mondo degli adolescenti e mi ha fatto capire che siete delle persone con tante ricchezze interiori, voi adolescenti  siete fatti di debolezze ma anche di tanta forza e quindi il living theatre mi ha dato la possibilità di calarmi meglio nel mondo interiore di ognuno di voi.

Oltre alle interviste già riportate riportiamo, come allegato, la lettera inviataci dal maestro  Gary Brackett.

 

Interviste e articolo a cura di Marco Insolvibile, Giulia Pompeo, Benedetta Artesi, Marzia De Martino, Paolo Buoninconti – 1A classico Cambridge 2.0 –  Liceo G.B. Vico di Napoli.

Ph. Raffaele Rossi per StepOne Production