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“Ma il coro di Santa Cecilia che cos’è?”: intervista ad Elisabetta Avolio

Noi della classe terza A abbiamo avuto l’ opportunità di intervistare una nostra compagna di classe, che fa parte del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ci ha raccontato che è formato da circa 120 persone, ma a volte capita che ne vengano scelte solo 40, le più portate. Il coro è costituito da soprani, mezzosoprani, tenori e bassi (oppure anche prima, seconda, terza e quarta voce). La nostra compagna fa parte della prima voce: grazie al colloquio con lei, abbiamo avuto la conferma di quanto sia interessante la musica.

– Quali sono i brani più recenti di cui vi siete occupati?

– L’ultimo brano che abbiamo trattato è stato il “Kaddish”, un’opera scritta dal compositore Leonard Bernstein per i funerali ebrei, in cui non viene mai pronunciata la parola morte.

– Da che strumenti siete accompagnati di solito?                                                                                                         –

-Nelle cattedrali di solito siamo accompagnati dalla “Junior Orchestra”, ma se ci esibiamo nella nostra Accademia, veniamo accompagnati dalla fantastica orchestra del direttore Antonio Pappano.

– Di solito dove vi esibite?

– Nell’Accademia ma a volte veniamo invitati a cantare in cattedrali, durante i  funerali o nei programmi televisivi,  ad esempio nell’ultima edizione del programma “Prodigi”, abbiamo avuto l’onore di partecipare come giudici.

– Da dove nasce la tua passione?

– Tutto è iniziato all’età di quattro anni,  quando la mia famiglia cominciò ad accorgersi del mio talento, così un mio parente consigliò ai miei genitori di farmi partecipare a questo coro,  per imparare i segreti della musica.

– Come  svolgete le prove?

– Di solito le prove sono molto faticose, poiché dobbiamo occuparci anche ad esempio di: abiti, entrata ed uscita dei concerti. Talvolta mi capita anche di dover mettere al secondo posto la scuola e lo studio, per non rinunciare mai alla musica.

–  Vorresti portarla avanti questa passione?

– Sinceramente ancora non lo so, per ora è solo un hobby o comunque un impegno per il tempo libero, ma spero che un giorno, in futuro,  possa diventare un lavoro… sebbene un po’ lo sia già.

-Quante persone riescono ad entrare nel coro?

– Di solito  circa 45 persone su 300, la scelta dei più portati è severissima. Per il provino bisogna dimostrare le proprie capacità di solfeggio ed infine cantare una canzone a piacere, che abbia una certa difficoltà.

– Da chi è formato il coro?

– Il coro è formato da 120 persone ed il direttore è il maestro Ciro Visco, una delle 50 persone più importanti dell’Accademia. Al pianoforte suona il maestro Mirco, mentre il direttore dell’orchestra principale è  Antonio Pappano, uno dei più importanti organizzatori dei nostri concerti.

– Quali sono le lingue straniere in cui cantate più spesso?

– In genere, per essere ammessi all’Accademia, bisogna sapere bene varie lingue, poiché noi cantiamo in latino,  arabo, inglese,  tedesco,  francese,  russo ecc.

E’ stato un piacere intervistare la nostra compagna e grazie a lei, abbiamo potuto avere la conferma dell’ importanza della  musica e di quanto sia complicato e difficile praticarla. Non pensavamo che fosse così difficile entrare a far parte di questo fantastico coro.

Elisabetta Avolio, Giorgia Moran, Ginevra Vacca

CLASSE TERZA A