Bernstein a Santa Cecilia

A Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta dal Maestro Antonio Pappano, ha dedicato un omaggio al compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein per i 100 anni dalla sua nascita, organizzando due concerti destinati alle sue tre sinfonie.
Bernstein ebbe un rapporto privilegiato con l’Accademia romana, tanto che negli anni ‘80 fu nominato Presidente Onorario dell’Orchestra di Santa Cecilia. La sua personalità è considerata una delle più influenti nel panorama musicale e culturale del XX secolo e per questo Santa Cecilia ha deciso di riservargli uno spazio di rilievo.
I due concerti si sono svolti presso l’Auditorium Parco della Musica con il seguente programma:
Giovedì15 febbraio si è tenuta la prima del concerto dedicato alla sinfonia n.1 Jeremiah, al Prelude Fugue and Riffs e alla sinfonia n.2 The Age of Anxiety e ha visto come protagonisti il mezzosoprano Marie-Nicole Lemieux, la pianista Beatrice Rana e il clarinettista Alessandro Carbonare. Le repliche si sono svolte nei giorni 16 e 17 febbraio.
Il secondo appuntamento, destinato al concerto per violino e orchestra in re maggiore di Brahms e alla Sinfonia n.3 kaddish di Bernstein si è tenuto giovedì 22 febbraio ed è stato replicato venerdì 23 e sabato 24. L’orchestra diretta sempre dal Maestro Pappano, il Coro e le Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno accompagnato la violinista Kyung Wha Chung, il soprano Nadine Sierra e la voce recitante Josephine Barstow.
Il compositore americano, ebreo di origine polacca, viene spesso definito “troppo sentimentale” nelle sue composizioni, mentre Pappano afferma che “la sua è una musica non troppo sentimentale, ma piena di sentimento”. La sua prima Sinfonia Jeremiah scritta nel ‘1942’, ricorda la distruzione del tempio di Gerusalemme e si compone di tre movimenti, dei quali il terzo con mezzosoprano che accompagna l’orchestra cantando in lingua ebraica.
L’intermezzo jazz “Prelude, Fugue and Riffs prevede 5 trombe, 4 tromboni, 4 sassofoni e una batteria, più un pianoforte e un clarinetto “con i musicisti come scatenati in una vera fuga.”
La Sinfonia n.2 the Age of Anxiety si ispira all’omonimo poema del poeta W. H. Auden e tratta il tema della ricerca tormentata della fede e di una religiosità sovrannaturale nel mondo di oggi.
La Sinfonia n.3 Kaddish si ispira all’antica preghiera in aramaico che scandisce i servizi religiosi della liturgia ebraica. ”Quddish” è la preghiera dei morti, sinonimo di lamento funebre. La sinfonia inizia con un’invocazione nella quale vengono esposti i due temi principali dalla voce recitante.
L’omaggio di Santa Cecilia a Bernstein continuerà nella stagione sinfonica 2018-2019 che verrà inaugurata con West Side Story, il musical che contribuì a rendere il compositore americano noto in tutto il mondo.

Eleonora Macrì, 5°BL