C’È QUALCUNO LÀ FUORI?

SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO?

È questo uno dei quesiti a cui da sempre la scienza è interessata a rispondere. Ogni piccola scoperta è un tassello importante nella comprensione del Cosmo.Grandi passi in avanti sono stati effettuati lo scorso 22 febbraio 2017 quando, in una conferenza stampa, la NASA ha rivelato l’esistenza di un sistema planetario simile alla Terra, sulla base di alcune ricerche messe a punto da un gruppo di astronomi.Il sistema in questione è “ospite” della stella TRAPPIST-1, una nana rossa ultrafredda, ossia molto più piccola e fredda rispetto al Sole, che si trova a circa 40 anni luce da noi. La stella, osservata per la prima volta nel 1999 da uno studioso dell’Università del Delaware, rientra nella categoria di stelle più diffuse nell’Universo. Ciò che la rende unica e spettacolare è la presenza di ben sette pianeti, con dimensioni analoghe a quelle della Terra, che orbitano attorno ad essa. La scoperta è stata resa possibile grazieall’impiego di diversi telescopi. Analizzando i dati ottenuti dalle diverse osservazioni, gli astronomi sono giunti a straordinarieipotesi. Innanzitutto almeno sei dei sette pianeti risulterebbero rocciosi e con temperature simili a quelle riscontrate sulla Terra; inoltre tre di essi sembrerebbero trovarsi nella cosiddetta “zonaabitabile”, ovvero ad una distanza dalla stella talmente ottimale dapoter quasi garantire la presenza di acqua allo stato liquido. Ciòsignificherebbe solo una cosa: la possibilità di trovare condizioni adatte ad ospitare la vita, primato che fino ad oggi detiene unicamente la Terra. Purtroppo però si tratta di supposizioni, le quali verranno verificatesolamente con l’avvento di tecnologie sempre più avanzate. Adogni modo la scienza è meravigliosa e ancora una volta neabbiamo avuto la prova.In attesa di nuovi progressi in campo scientifico, possiamo comunque immaginare con un po’ di fantasia come potrebbe essere in futuro la vita sui pianeti di TRAPPIST-1, e magari avere l’opportunità di visitare un giorno una delle sette “sorelle” dellaTerra.

 

DI SALUSEST