Fabri Fibra: una vita da rapper che sembra non finire

Chi è questo Fabri Fibra da anni in vetta nel rap italiano?

Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, nasce il 17 ottobre 1976 a Senigallia, nelle Marche. Muove i suoi primi passi nella scena rap underground a metà degli anni 90 con il nome di Fabri Fil nel suo gruppo “uomini di mare”. Prima di ottenere la sua invidiabile notorietà collaborò col suo dj e amico Lato e nel 1999 uscì il loro primo album “Sindrome di fine millennio”. Nel 1997 si aggiunse il rapper bolognese Shezan e nel 2000 il gruppo venne ribattezzato come “teste mobili” e i membri oltre a loro 3 furono Nesly Rice, Chrime Nadir e DJ Rudy B.

Fabri Fibra intraprende la sua carriera da solista nel 2002 dove pubblica il suo primo album da solista intitolato “Turbe giovanili”. Qui narra i problemi di relazione verso la nuova società e il rapporto tra le persone. Nell’ album sono presenti alcune collaborazioni con il fratello rapper Nesli, in seguito i rapporti tra i due prende una piega piuttosto negativa. Nel 2004 esce il secondo album “Mr. Simpatia”. Gli argomenti trattati nell’album sono il risentimento e l’amarezza per la scena rap italiana, il disprezzo verso la società, la descrizione di alcune storie legate alle ragazze, la condizione lavorativa che porta ad eccessi. E’ un album molto criticato per il linguaggio volgare usato da Fibra nei suoi testi. Nel 2006 firma per la major Universal Music Group e nello stesso anno pubblica “Tradimento” anticipato dal noto singolo “Applausi per Fibra” diventato un tormentone nel 2006. Il titolo dell’album è riferito al tradimento che il rapper ha commesso nei confronti del pubblico che segue i suoi lavori precedenti, abbandonando la scena hip hop underground per passare sotto contratto con una etichetta discografica mainstream, L’anno successivo pubblica l’ album “Bugiardo” in cui il rapper riflette a suo modo sull’omicidio del piccolo Tommaso Onofri. Il brano offre l’occasione all’artista di incontrare e conoscere la famiglia del bambino ucciso il 2 marzo 2006. Un altra traccia dell’album da notare è il provocatorio pezzo Andiamo a Sanremo, in cui l’autore critica aspramente il Festival di Sanremo. Il 10 aprile 2009 pubblica Chi vuole essere Fabri Fibra?,  Il rapper fa una riflessione su se stesso, sul rapporto con il successo e sui contrasti con chi non lo capisce. Nel giugno del 2012 Fabri Fibra pubblica “Guerra e pace” riguardo i temi trattati nella pubblicazione, l’artista spiega in numerose interviste di ispirarsi alla scrittura dal cinema neorealista italiano, e da libri come Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini. In quest’ ottica, cerca una pacificazione interiore, consistente nella focalizzazione di contrasti, tra «bianco e nero, male e bene, guerra e pace». Infine Fibra pubblica gli ultimi album: “Squallor” e “Fenomeno” pubblicato esattamente un anno fa.

Nel corso della sua carriera il rapper marchigiano è al centro di alcune controversie: accusato di aver scritto, all’interno dei suoi testi, parole offensive nei confronti della chiesa cattolica, del papa, delle donne e dell’omofobia. Una diatriba interessante, forse la più significativa nella scena rap italiana è quella che ha come protagonisti Fabri Fibra e il suo amico Vacca. Tutto nasce da un’ intervista di quest’ultimo il quale gli fu proposto di stilare una classifica dei migliori rapper della scena e nella sua top ten non comparve il nome di Fibra. A seguito di ciò, iniziano da quel giorno numerosi “dissing” e altrettante “frecciatine” tra i due. Un altro aneddoto curioso è il litigio nei confronti della madre, in quanto dichiarò che da piccolo lo picchiava a sangue e del fratello: non è mai venuta a galla la verità sul loro litigio, si pensa sia dovuto a causa della carriera di Fabri Fibra o forse c’è qualcos’altro dietro? Ma questo poco importa perché adesso Tarducci fa divertire grandi e piccini con “Pamplona” insieme a Tommaso Paradiso dei “Thegiornalist”.

di Bonesi