LA SETTIMANA DELLA MODA: LA CREATIVITÀ DEGLI ARTISTI

Il 26 febbraio si è conclusa la settimana della Moda, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno e, di certo, ha fatto sì che se ne parlasse.

Tenutasi nel capoluogo lombardo, ha permesso ai vari artisti affermati ed alle case di moda di presentare le loro collezioni per l’autunno/inverno 2018/2019 tramite 64 sfilate (tre doppie), 95 presentazioni(di cui tre su appuntamento)e 18 eventi in calendario per un totale di 156 collezioni.
Sono stati presentate tutte le novità dei vari stilisti di fama internazionale tra cui Moncler, che il 20 febbraio ha aperto le danze, Versace e Tommy
Hilfiger che ha scelto Milano come quarta tappa del #Tommynow.

La sfilata più chiacchierata e discussa è certamente quella di Gucci che ha fatto sfilare i propri modelli e modelle in una passerella allestita come una sala operatoria, con tanto di lettino; ma ciò che ha fatto più scalpore è stata la scelta di far sfilare le indossatrici con in braccio una replica delle loro teste mozzate.
L’idea è stata sviluppata dal direttore creativo del brand, Alessandro Michele, che come afferma lui stesso voleva rappresentare il lavoro dello stesso stilista, fatto di cuciture e “tagli”.

Hanno avuto un certo successo anche Moschino, con la presenza di modelle coloratissime dovuto non solo ai loro tailleur sgargianti ma anche dalla loro pelle dipinta di arancione o blu, in contrasto con i loro abito; e Dolce&Gabbana facendo ammirare le loro borsette per mezzo di dispositivi tecnologici: i droni.
Tod’s ha invece avuto la strabiliante idea di far sfilare le sue top model con in braccio dei cuccioli: famosa è la foto di Gigi Hadid che cammina con in mano un cagnolino (foto accanto)- Come afferma “il fatto quotidiano.it”, «il piccolo bulldog francese che guarda perplesso le persone sedute nelle prime file».

Insomma, anche questa volta gli stilisti non si sono smentiti, distinguendosi per la loro creatività stravagante.
E come afferma il grande stilista Christian Dior, «il segreto della bellezza consiste nell’essere interessante; nessun tipo di bellezza può essere attraente senza essere interessante».

 

Sara Cicciù 5BL