Siria, le vittime di cui pochi parlano

Bella, horrida bella. Guerre orride guerre. Cosi la definiva Virgilio, in quello che in latino sembra uno strano controsenso.

Eppure, proprio nella sua etimologia latina pare che la guerra nasconda quella bellezza che da sempre ha attratto l’essere umano.
Proprio in questi giorni, possiamo vedere con i nostri occhi ciò che comporta la guerra. Basta affacciarsi in oriente per vedere cosa sta accadendo attualmente in Siria.
La guerra in Siria, conosciuta anche come guerra civile siriana, è un conflitto iniziato nel 2011 che fino ad’ora ha causato un numero notevole di vittime. Non possiamo affermare con certezza il numero di vittime in Siria. La Banca Mondiale, nel suo report sul Paese di aprile 2017, riporta una stima (datata) delle nazioni unite che parlava di più di 250 mila morti, accanto a questa stima anche l’inviato dell’ ONU in Siria Staffan De Mistura, già nell’aprile 2016, aveva notato un rialzo nella stima precedente di 250 mila, appoggiandosi a quelle analisi che portavano al mezzo milione.
Anche il segretario del Pd Maurizio Martina ha scritto lo scorso 9 aprile, sulla propria pagina Facebook: “i bambini e le donne vittime dell’attacco del regime siriano ieri a Duma si aggiungono agli oltre 400.000 morti causati dal conflitto che ha devastato il paese negli ultimi 7 anni “
Secondo quanto riportato dalle fonti locali, lo scorso 7 aprile, a Duma è stato sferrato da parte del regime di Assad un attacco chimico (sul quale ci sono delle incertezze in quanto la Russia nega l’uso dicarmi chimiche ma l’occidente afferma il contrario) che ha riportato un numero notevole di vittime, colpevoli di aver un sentimento di ribellione verso la dittatura Siriana con al vertice lo stesso Assad.
In questo contesto spicca la figura della Russia, la quale ha mediato una serie di accordi per evacuare gli insorti dall’area, i quali, stando all’accordo, verranno trasferiti nella sacca ribelle a nord, a Idlib in cambio della loro resa. Inizialmente non tutti i ribelli vennero in accordo con la Russia e la restante parte ancora fedele ai proprio ideali accettò l’accordo solo dopo l’attacco del 7 aprile.
( La città di Duma dopo l’attacco )
Dopo questo attacco, stando a quanto affermano le statistiche riportate dall’associazione di beneficenza Medical Care Relief Organization (USOSSM) ci sarebbero state 100 vittime, soprattutto donne e bambini.
Il recente attacco a Duma, ha riportato numerose vittime, le quali si vanno ad aggiungere al totale di morti che, a seconda delle stime, si aggira intorno al mezzo milione circa.

 

Di Alessio Sebastiani