Intervista a Lara Biancalana

Lara Biancalana è una giovane e talentuosa violoncellista che, a soli quattordici anni, ha vinto una borsa di studio per la Yehudi Menuhin School , una delle scuole di musica più prestigiose al mondo.

A che età hai iniziato a studiare musica e com’è nata questa vocazione?

Ho iniziato a suonare quando avevo cinque anni ma, in realtà, studio musica da quando avevo otto mesi perché esistono dei programmi fatti apposta per i bambini che servono ad educare alla conoscenza della musica, ad allenare l’orecchio e la parte ritmica. Ho iniziato a studiare musica principalmente perché i miei genitori sono entrambi musicisti e credono che sia una ricchezza per una persona, in qualunque modo essa sia usata.

come hai capito che la musica sarà una parte importante del tuo futuro anche lavorativo?

Pensando che nel mio futuro dovrò fare qualcosa che mi rende felice, il pensiero massimo di felicità che posso avere è quello di fare la musicista.

Andrai in una scuola importante e hai fatto un’audizione molto difficile e non era scontato che tu riuscissi ad entrare in questa scuola dove studiano talenti provenienti da tutto il mondo. Come ti è venuta questa idea di provare l’ammissione?

Quest’estate ho partecipato ad una Masterclass estiva, dove un Maestro che insegna alla Mozarteum di Salisburgo che è una delle università musicali più importanti, conosceva questa scuola e mi ha proposto di fare l’ammissione. Io ho deciso di provarci senza nessuna aspettativa e mi sono chiesta: Perché no? Perché non io? Ho fatto un po’ di prove e selezioni e alla fine sono stata presa con una borsa di studio.

Avendo vissuto per un breve tempo la scuola per fare le audizioni, cosa hai trovato di diverso rispetto alle scuole di musica che ci sono qui in Italia?

L’aspetto più diverso è che lì la musica è qualcosa di selettivo, rispetto invece a qui dove invece è aperta a tutti. Lì, una scuola di musica di quel livello può essere frequentata solo da un certo tipo di persone, non ci può stare chiunque. Dal punto di vista scolastico, invece, sono molto più organizzati ed essendo una scuola privata piena di soldi, ha delle strutture molto belle ed organizzate e tutti trattano ogni cosa con il massimo rispetto.

Quali aspetti segativi e positivi ha trovato andando a visitare la Yehudi Menuhin School?

Allora gli aspetti positivi sono che, a differenza dell’Italia, la scuola non mette limiti di età ed è molto più aperta sotto questo punto di vista. C’è molta più meritocrazia e questo lascia aperte molte più possibilità e poi, essendo una scuola importante, è convenzionata con le migliori università del mondo per dare delle prospettive future a questi ragazzi. L’ unico aspetto negativo che ho notato, essendoci stata solo per pochi giorni, è che lì hanno creato una realtà che non rispecchia il mondo reale. La vita non è perfetta come cercano di farti credere in quella scuola e quindi è importante, ogni tanto, tornare a casa dove il mondo non è perfetto.

Secondo te cosa vuol dire essere un musicista?

Le risposte più banali che ho sentito sono il sacrificio, lo studio ecc. ma secondo me puoi definirti un musicista se vivi nella musica e per la musica, se in qualunque situazione in cui ti trovi, una piccola parte del tuo pensiero è sempre nella musica. Poi ovviamente c’è anche il sacrificio dello studio e ci vuole carattere e tanta forza di volontà.

Eleonora Macrì VBL