Un governo necessario per la guerra

Un Governo in stallo

Sono passati ormai 2 mesi da quando i cittadini italiani sono usciti dalle urne e hanno conosciuto i risultati elettorali. Sebbene si parli di terza Repubblica e di stravolgimento del panorama elettorale, un governo sembra troppo lontano.
Sicuramente la situazione italiana non può essere paragonata a quella tedesca. Se la Germania poteva permettersi 5 mesi per la formazione dell’esecutivo la situazione economica italiana necessita di aiuti dal parlamento che dovrebbe mettersi presto a lavoro.

Un’ipotetica guerra imminente

A ciò si aggiunge il pericolo di una guerra imminente tra gli stati uniti guidati da Trump e l’Iran, a cui si potrebbe aggiungere anche il bellicoso Kim jon-un, La Russia e, a causa dei patti NATO, anche l’unione Europea.
Da questo quadro agghiacciante sembra dipingersi il preludio di una terza guerra mondiale in cui le nuove armi di distruzioni di massa non sarebbero tenute nei magazzini.
Non è possibile nemmeno pensare che l’Europa mantenga posizioni neutrali verso la guerra, e con essa l’Italia, nel cui territorio nazionale sono presenti basi NATO americane che sarebbero pronte a spedire il missile che farebbe scoccare la guerra.

La situazione è più incerta che mai

Ma come sarebbe possibile gestire una guerra senza un governo?
L’unica certezza è che si deve formare l’esecutivo.
Il problema che sorge però è CHI deve deve andare a Palazzo Chigi.
Se la presenza della prima forza politica, Il MoVimento 5 Stelle, è garantita dalla costituzione, la coalizione che appoggia la maggioranza è difficile da individuare.

Le Posizioni di guerra

Nell’ottica della guerra le posizioni si diversificano profondamente e sono un indizio su come l’Italia si porrebbe nei confronti di un’ipotetica 3 Guerra mondiale.
Gli obiettivi della coalizione di CDX potrebbero essere quelli di arginare l’immigrazione dei popoli arabi e africani con un’alleanza italo-russa. Grazie a una guerra i fenomeni migratori potrebbero essere arginati senza scontrarsi con i trattati che sarebbero trascurati vista l’importanza della guerra.
Il CSX invece tenterebbe la via della pace e la neutralità italiana con l’uscita dell’italia dalla NATO.
Qualunque sia la situazione, l’Italia non può temporeggiare. Non possiamo continuare su questa strada, riprendiamo il coraggio perso e DECIDIAMO!

Di Domenico Arruzzo