AFGHANISTAN SENZA PACE, UN PAESE SULL’ORLO DEL BARATRO

Quattro attentati in pochi giorni nella capitale Kabul. Decine di morti e feriti. Kamikaze, assalti
coordinati e autobomba sono i metodi utilizzati dai Talebani e dall’Isis con l’obiettivo di creare
instabilità e caos nel paese.
L’Isis è un gruppo terroristico che si sta rafforzando con sorprendente rapidità in Afghanistan. E’
entrato in scena cercando di portare a termine attacchi contro il governo locale perché è in cerca
di nuovi territori da occupare. Uno degli attentati più grave è quello verificatosi a Jalalabad dove
un commando dell’Isis ha colpito la sede di Save The Children. Tutto è cominciato quando un
kamikaze si è fatto esplodere all’entrata dell’edificio che ospita gli uffici dell’organizzazione non
governativa e con l’irruzione in esso di un gruppo di terroristi armati che ha aperto il fuoco. Sul
posto le forze di sicurezza afghane hanno avuto il difficile compito di contrastare i terroristi
cercando di salvare le decine di persone che erano tenute in ostaggio. Save the Children lavora in
Afghanistan dal 1976 in 16 delle 34 province del Paese, realizza progetti per la protezione
del’infanzia, di educazione, salute e nutrizione, interventi per contrastare e prevenire la povertà
della famiglia e dei bambini. Questi continui attacchi sono compiuti anche per scoraggiare le forze
esterne impegnate nel paese. L’Isis ha anche rivendicato l’attentato all’Accademia militare di
Kabul. Un gruppo di almeno cinque terroristi ha tentato di entrare nella struttura, mentre due
kamikaze hanno attirato l’attenzione con un’esplosione all’esterno. Lo scontro si è protratto per
cinque ore. Il bilancio delle vittime in entrambi gli episodi di violenza è stato alto. La continua
instabilità politica favorisce i combattenti dell’Isis che vengono respinti dai Talebani. Lo scontro
aumenta a dismisura, visto che entrambi vogliono la leadership su grandi zone del territorio. I
Talebani per riaffermarsi come unico gruppo hanno portato a termine una serie di feroci attacchi.
Il primo assalto ha colpito l’Hotel Intercontinental di Kabul. Un gruppo di forse quattro uomini
armati è riuscito a penetrare all’interno dell’edificio e tenerlo sotto assedio per 12 ore. Entrati
nelle cucine dell’albergo avrebbero sparato all’impazzata sui clienti, spostandosi poi nei vari piani
dello stabile. Tra loro un kamikaze, che si è fatto saltare in aria. Quasi subito è divampato un
incendio. Dopo pochi giorni i Talebani hanno sferrato un nuovo attacco suicida con autobomba. In
base a quanto reso noto dal Ministero dell’Interno afghano, l’esplosivo utilizzato per l’attentato
sarebbe stato trasportato da un’autoambulanza che sarebbe esplosa, dopo aver superato il primo
check-point, vicino agli edifici governativi e alle ambasciate straniere. L’elevato numero dei feriti
causato dagli attentati ha creato una vera e propria emergenza negli ospedali della capitale. La
situazione della sicurezza in Afghanistan è complicata, ma tutto il mondo è a rischio. I terroristi
riescono a colpire ovunque, diffondendo insicurezza e terrore. Altrettanto gravi sono stati gli atroci
attentati in cui l’Europa è stata protagonista. L’unica difesa che abbiamo è quella di non rinunciare
alla nostra libertà e di non farci condizionare dalla paura.

 

Luca