INTERVISTA

L’intervista ha avuto come protagonista Armin Mehmedovic, personal trainer presso la palestra Virgin Active nella sede situata in via Gaetano Martini a Roma.

Le domande si sono incentrate principalmente sulla professione dell’intervistato con l’aggiunta di qualche domanda più incentrata sull’esperienza personale e su considerazioni soggettive.

Prima domanda: “Di cosa ti occupi nello specifico?”

La mia professione è comunemente denominata personal training, generalmente viene confusa con l’occupazione di istruttore di sala che ha come unico scopo quello di assistere il cliente nell’esecuzione degli esercizi, mentre nel mio caso l’obbiettivo è il benessere del cliente attraverso la pianificazione di un allenamento e di una alimentazione su misura tenendo conto ovviamente dell’età e di possibili problemi a livello fisico;”

Seconda domanda: “Cosa ti ha portato a scegliere questo lavoro?”

Da adolescente ho sempre riscontrato un problema a relazionarmi per mancanza di autostima dovuta alla mia forma fisica, ero se possiamo dire sovrappeso, e la voglia di mettermi in forma per rimediare a questa situazione mi ha spinto a intraprendere qualche studio individuale per comprendere come poter migliorare il mio aspetto fisico; iniziai iscrivendomi in palestra e sottoponendomi ad una dieta, che ho notato successivamente grazie all’esperienza raccolta e al consolidarsi dei miei studi di aver inizialmente sbagliato, da li approfondii ulteriormente i miei studi e perfezionai sempre più la mia abilità iniziando a riscontrare su me stesso i primi cambiamenti positivi, successivamente a ciò provai con l’aiuto di alcuni miei amici ad applicare le mie conoscenze su di loro e notai come queste stessero funzionando, da li a breve iniziai la mia carriera come istruttore di sala e successivamente divenni personal trainer.”

Terza domanda: “Quanto tempo hai impiegato a studiare per raggiungere questo obbiettivo?”

Oltre agli studi individuali di cui ti ho già accennato ho seguito un percorso di studio all’Università con successiva specializzazione”

Quarta domanda: “Il tuo campo di lavoro risulta molto tortuoso e impegnativo a livello di tempo, o come si sente dire da alcune persone è tutto rosa e fiori?”

Ho riscontrato sin dall’inizio un enorme difficoltà partendo innanzitutto dalla mancanza di un albo per coloro che si laureano in scienze motorie dovuta anche dal fatto che la maggior parte di medici volessero sempre distaccarsi da noi laureati in questa facoltà sminuendo la nostra professione in particolare confondendoci con gli istruttori di sala che come ho già detto svolgono un compito completamente diverso; un ‘altra difficoltà che ho incontrato è sicuramente la pochezza di scelte possibili una volta terminati gli studi, a me personalmente erano apparse poche strade come la possibilità di fare l’insegnante in una scuola o di far parte di un equipe universitaria o ancora come ultima chance quella di intraprendere un attività privata.

Per concludere sicuramente non posso negare che il mio lavoro sia impegnativo a livello di tempo infatti quasi sempre le mie giornate si costruiscono attorno ad una permanenza di almeno 12 ore all’interno della struttura in cui opero costringendomi quindi a rimanere in un ambiente chiuso per praticamente tutta la giornata.”

Quinta domanda: “Se non avessi fatto questo lavoro cosa pensi sarebbe stata la tua occupazione attuale?”

Quando uscii dal liceo mi venne proposto un lavoro all’interno del settore delle telecomunicazioni, reputo quasi certamente che se non avessi proseguito il mio percorso nel mondo del fitness avrei sicuramente seguito quella strada senza condurre gli studi universitari; probabilmente ad oggi avrei avuto una posizione stabile in quell’ambiente visto che la richiesta mi era stata effettuata intorno al 2007 periodo in cui quel settore ebbe un grande sviluppo.

Un alternativa a questa sarebbe stata probabilmente l’ambiente della ristorazione in veste di cameriere.”

Sesta e ultima domanda: “Ad una persona che come te coltiva una passione per il mondo del fitness & wellness consiglieresti di intraprendere il tuo stesso percorso? Se si hai qualche consiglio da dare a proposito?”

Si sicuramente per chi amasse come me questo ambiente consiglierei assolutamente di seguire il mio percorso nonostante le difficoltà denotate prima.

Per quanto concerne consigli che potrei dare a un futuro personal trainer mi sento dire semplicemente di non mollare mai anche se gli ostacoli a cui si può venire incontro sono tanti e in più consiglio sempre l’umiltà e la consapevolezza di ammettere i propri limiti perchè un atteggiamento del genere verrà sempre premiato.”

 

NICOLO’