La Corea di cui l’Italia non parla

Quando si parla di Corea, automaticamente pensiamo alla Corea del Nord, al conflitto tra Trump e Kim
Jong-Un. Eppure esiste un’altra Corea, quella del Sud.
Spesso se ne parla in relazione alla Corea del Nord per questioni politiche, trattando le reazioni di Giappone
e Corea del Sud alle intimidazioni del dittatore. In realtà dietro alla Corea del Sud c’è molto altro. A partire
dagli anni novanta è in continuo aumento la popolarità mondiale della cultura sudcoreana, fenomeno
chiamato in coreano ”Hallyu” e poi tradotto in inglese con ”Korean Wave”, letteralmente ”onda coreana”.
Questa diffusione, dovuta inizialmente ai k-drama (telefilm coreani) e poi al k-pop (pop coreano, anche se si
potrebbe trasporre meglio con ”musica popolare coreana”, dato che comprende vari generi musicali), in
prima istanza ha coinvolto solo i paesi dell’Asia come Cina, Giappone e Filippine, ma negli ultimi anni sta
interessando tutto il globo. Esemplare è il fenomeno BTS, una idol band sudcoreana di sette membri (RM,
Jin, Suga, J-Hope, Jimin,V, Jungkook ) che negli ultimi anni sta avendo sempre più riconoscimento
mondiale. Questi sette ragazzi sono apparsi nella Billboard 200, la classifica degli album più popolari in
America, già nel 2015. Nel 2016, con il secondo album Wings, hanno raggiunto la posizione più alta (#26)
per un artista k-pop e nel 2017, con il mini album Love Yourself: Her , hanno debuttato in settima posizione,
la migliore posizione mai raggiunta da un artista asiatico. Con il singolo di promozione DNA sono entrati
nella Billboard Hot 100, l’equivalente della BB200 per i singoli, senza promozione mediatica in America, e
con la collaborazione con il DJ americano Steve Aoki per il remix della loro canzone originale MIC Drop,
chiamato appunto MIC Drop remix, sono arrivati fino alla posizione #28. Solo PSY aveva raggiunto
traguardi così alti, soprattutto con Gangnam Style nel 2012 al secondo posto. Ma PSY rappresentava l’idea
frivola che gli occidentali hanno degli asiatici, era considerato un fenomeno da baraccone, mentre questo
gruppo è diventato famoso a livello artistico, oltre che mediatico. Da quando, a maggio 2017 hanno vinto il
premio Billboard Top Social Artist, battendo artisti del calibro di Justin Bieber e Ariana Grande, la loro
popolarità in America è aumentata esponenzialmente, fino ad essere invitati ad esibirsi agli American Music
Awards del novembre dello stesso anno. Hanno avuto un feedback positivo non solo in America, ma sono
riusciti a posizionarsi con il loro ultimo album al #1 nella classifica iTunes di 73 paesi, tra cui numerosi
quelli europei (in Italia è arrivato 56esimo nella classifica FIMI), e sono apparsi tra i 25 personaggi più
influenti su internet secondo il Times. I BTS stanno realmente portando un cambiamento culturale nel
mondo, una nuova visione più moderna della Corea del Sud, modificando l’immaginario collettivo per cui
era un paese povero e arretrato. Sebbene lentamente e con un inizio alquanto deludente (sono stati citati per
la prima volta da Radio Deejay in un commento razzista verso i coreani), stanno arrivando anche in Italia
(MIC Drop remix è stata trasmessa per la prima volta da Radio 105 il 28 dicembre dello scorso anno e
successivamente da Radio 2 il 4 febbraio), forse ampliando anche qui gli orizzonti mentali.