LE RIVOLUZIONI DEL SESSANTOTTO

Tra i tanti anniversari che si festeggiano quest’anno, vogliamo dedicare un approfondimento alle rivoluzioni del Sessantotto.
Il 1968 è stato un anno eccezionale, nel quale movimenti di operai, studenti e gruppi minoritari, in quasi tutti i paesi del mondo, contestavano l’autorità, per modificare i governi con l’intento di trasformare radicalmente la società.
Negli Stati Uniti, le lotte si concentrarono contro la guerra del Vietnam, assumendo la forma di un vero e proprio conflitto interno. Ad essa si aggiunsero le battaglie dei neri, per il riconoscimento dei diritti civili e per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, guidati dal pastore Martin Luther King, che sarà assassinato proprio nel 1968.
Nella Cina comunista il Sessantotto rappresentò il momento più tragico della rivoluzione culturale. Gli studenti universitari protestavano contro i privilegi ancora presenti nella società cinese. Tra l’estate del 1967 e gli inizi del 1968 lo scontro raggiunse il suo punto più alto, tanto che si sfiorò lo scoppio di una guerra civile. Fortunatamente non si arrivò a tanto, ma numerosi dirigenti giovanili furono allontanati dalle città e inviati nelle zone rurali.
Anche in Italia i giovani e gli studenti contestavano l’autoritarismo delle istituzioni scolastiche e della società in generale, chiedendo riforme, giustizia, uguaglianza e democrazia diretta.
In ogni paese la rivoluzione aveva come nemico l’autorità: nelle scuole si rifiutava l’autorità dei professori; nelle fabbriche quella dell’organizzazione e del padrone; in casa l’autorità dei genitori. Insomma, una vera e propria ribellione contro ogni forma di potere.
Gli obiettivi dell’ondata rivoluzionaria erano quelli di riorganizzare la società in base al principio dell’uguaglianza, eliminare ogni forma di schiavitù e costruire una società in grado di garantire a tutti uguali diritti. Ma a cinquant’anni di distanza, ci dispiace dirlo, il problema dell’uguaglianza non si è ancora risolto.
La storia non ha insegnato nulla?
Jessica Chen e Cristina Zheng 2aL