Un “Collaboratore” a quattro zampe

Esistono cani che partecipano a gare di agility, oppure cani da concorso e ancora cani semplicemente di compagnia, ma esistono anche i cani per la Pet Therapy, o come ama chiamarli l’associazione Chiaramilla “collaboratori”.

Chiaramilla è un’associazione attiva principalmente nella zona di Ferrara e provincia e che  si occupa di Tecniche di Terapie ed Attività Assistite dall’Animale, comunemente conosciute appunto con il termine di “Pet Therapy”. Quando si parla di Pet Therapy si intendono tutte le attività in cui il cane, o altri animali, come il cavallo (la stessa associazione possiede un maneggio), assistono persone che vivono disagi di vario genere e che hanno bisogno di un aiuto concreto. Il fine che si propone Chiaramilla è quello di addestrare gli animali del loro allevamento per poter offrire a queste persone non solo un sostegno, ma anche un amico. I cani vengono chiamati collaboratori proprio per questo motivo, perché alla pari di una persona svolgono un ruolo fondamentale nella vita dei loro padroni; a partire dalla compagnia fino ad arrivare a gesti più concreti come passare i panni del bucato per stendere, prendere il cellulare quando suona, aprendo ad esempio un cassetto per poi portargli l’oggetto di cui hanno bisogno.

Un altro punto estremamente importante è il benessere dell’animale,  per questo Chiaramilla si occupa anche di diffondere tramite incontri nelle scuole di tutta l’Emilia Romagna una corretta cultura cinofila, incontrando studenti di tutte le età, dalle scuole dell’infanzia alle superiori.

Oltre a tutto questo Chiaramilla è anche una scuola di formazione professionale per diventare operatori e quindi addestratori cinofili per la Pet Therapy. Perciò, per saperne di più non solo sulle attività dell’associazione, ma anche e soprattutto di questa bellissima professione, rivolgiamoci direttamente ad uno degli operatori, Brandon Ladson; un ragazzo di 19 anni che dopo aver fatto addestrare il suo cane Grace presso questa associazione ha deciso di dare un contributo personale e concreto.

Quali sono i requisiti fondamentali che deve avere un cane per partecipare a incontri di Pet Therapy? E come avviene, a grandi linee, il loro addestramento?

Sicuramente il cane deve essere molto tranquillo e abituato fin da piccolo, dai primi giorni di vita, a relazionarsi con le persone, deve mostrare quindi di avere un buon rapporto sia con le persone e sia anche con gli altri animali. In seguito si svolgono percorsi di stimolazione sensoriale per abituare l’animale ad esempio ai rumori forti, o comunque a tutte le possibili condizioni che potrebbe incontrare nell’arco della sua vita, così da sviluppare un adattamento a varie situazioni.

L’addestramento è molto tranquillo, il cane non viene mai posto in una situazione di stress o forzato a fare attività che non vuole svolgere, invece viene continuamente stimolato con giochi o premi. Inoltre il tipo di addestramento varia a seconda della finalità; ad esempio i cani da assistenza vengono addestrati a compiere esercizi che potrebbero aiutare il padrone, ma in altri casi vengono invece insegnati i comandi più semplici come riportare la pallina o restare seduti sulle ginocchia degli anziani e tenergli compagnia, dipende dai casi.

Di ché cosa ti occupi all’interno dell’associazione?

In questo momento sono un “Responsabile di attività assistita con animali” e sto svolgendo un tirocinio pratico; in parole povere partecipo agli interventi che vengono svolti all’interno di Chiaramilla, spesso affiancato da un cane, oppure mi occupo di riprendere e catalogare questi interventi e prendo appunti su eventuali miglioramenti dei pazienti. Per adesso ho superato il primo corso, che è il corso propedeutico e poi ci saranno un corso base e un corso avanzato.

 Come sei entrato a far parte dell’associazione?

Io mi sono rivolto ad un’addestratrice, Alessandra Santandrea detta Sandra, che è la ragazza che ha addestrato il mio cane Grace e le ha insegnato tutto quello che oggi sa. Mi ero rivolto a lei appunto per addestrare Grace in modo tale che potesse aiutarmi nel quotidiano; ricordo che all’inizio non sapeva fare nemmeno il comando “seduto” e le prime lezioni le abbiamo spese principalmente ad insegnarle quello. Non riusciva proprio ad impararlo! Poi ce l’ha fatta e pian piano ha imparato esercizi sempre più difficili. Devo ammetterlo, è stato un percorso molto complicato all’inizio perché Grace ha la testa dura come me, ma da come abbiamo visto anche Sandra ha la testa molto dura!

Alessandra addestra molti cani all’interno dell’associazione e quindi ho potuto vedere anche altri esempi, oltre al mio, di quello che un cane può fare per una persona.

In che modo Grace ti aiuta e ti sostiene? Che cos’è lei per te?

Grace mi riporta il deambulatore, mi raccoglie gli oggetti quando mi cadono e raccoglie anche me quando cado; insomma raccoglie un po’ di tutto.

Lei mi aiuta ogni giorno e oltre ad essere il mio cane per me è proprio un’amica e le voglio bene perché è sempre al mio fianco. Per me grace è una presenza assolutamente indispensabile, averla con me è una sicurezza in più, ad esempio capisce prima delle persone che mi stanno accanto e anche prima di me stesso quando magari avrò un momento in cui starò peggio. Nella mia malattia a volte ho delle crisi dette “crisi miasteniche” e Grace riesce a percepirle prima di me; quando vedo che mi sta molto vicina e mi segue in continuazione so che devo stare un po’ attento perché lei ha capito che forse cadrò per terra.

Dunque l’esperienza con Chiaramilla si può dire positiva per te?

Sicuramente è un’esperienza positiva, molto bella, perché inoltre ho potuto anche imparare un mestiere, quello dell’operatore di Pet Therapy e per uno della mia età è importante sapere di poter avere un mestiere in mano.

Amo gli animali quindi Chiaramilla è stato per me davvero un bel posto dove arrivare perché ci sono cani, cavalli,… e lì ho visto concretamente cosa un animale può fare per una persona. Ho sempre creduto in questo, ma prima di incontrare l’associazione non avevo idea di quanto un cane potesse cambiare la vita, è una cosa che chiunque prima di viverla non s’immagina neanche.

Lì, inoltre, ho avuto modo di conoscere persone fantastiche, innamorate della vita, che nonostante i problemi fisici (infatti non sono l’unico) sono tutte persone allegre, contente e sono convinto che molte persone che stanno bene dovrebbero conoscerle per vedere come si vive, perché per me non è un qualche problema fisico che ti rattrista, sono altre cose.

Perciò sì, certo che è un’esperienza positiva e assolutamente bellissima, consiglio a chiunque di provarla, indipendentemente dalla sua salute, è qualcosa che ti cambia la vita davvero.

 

Di Elisa Petix