Call me by your name: Luca Guadagnino e l’amore

“Call me by your name”, in italiano tradotto con “Chiamami col tuo nome”, tratto dall’omonimo romanzo di Andrè Aciman, è l’ultimo film del regista italiano Luca Guadagnino. Il 23 gennaio l’Academy ha annunciato le sue quattro 4 nomination agli Oscar 2018 come miglior film, miglior attore protagonista per Timothée Chalamet (il più giovane ad avere conseguito questo risultato), miglior sceneggiatura non originale e miglior canzone per la bellissima Mistery of Love di Sufjan Stevens. La storia di per sé potrebbe sembrare una delle più banali trame per un film romantico, ma soltanto dopo aver visto il film ci si rende conto della vera essenza di questo racconto.

Siamo negli anni ’80, Elio è un adolescente di origini ebree che, come tutti gli anni, trascorre l’estate in una casa di campagna vicino Crema insieme alla sua famiglia: il padre è un noto professore di studi classici, la madre una splendida donna di origini italiane che ama circondarsi di intellettuali di spicco della zona. La sua vita viene però stravolta dall’arrivo del 24enne americano Oliver, uno tra gli studenti che tutti gli anni il padre di Elio ospita per aiutare il loro percorso di studi. Tra i due nasce immediatamente una attrazione così forte da sprofondare spesso nell’odio. Elio è confuso dai comportamenti ambigui di Oliver; nel frattempo l’estate trascorre tra un giro in bicicletta e una festa in paese mentre la permanenza di Oliver si avvicina al termine.

Il punto di vista di Elio permette allo spettatore di immergersi pienamente nei suoi pensieri, anche con l’aiuto di alcune splendide inquadrature di Guadagnino, e permette di abbandonare il nostro stress quotidiano per sprofondare nella tranquillità a volte sonnolenta di questa campagna “da qualche parte nel nord d’Italia”, in mezzo a alberi di pesca e campi sterminati. Il tutto è arricchito da una meravigliosa colonna sonora, splendido insieme di pezzi originali e hit degli anni 80, che fa da sottofondo ai sentimenti dei ragazzi e sa emozionare persino gli animi più duri.

 

Di Matilde Tonelli e Ludovica Minarelli

 

Fonte immagine: www.imdb.com